Ssc Bari: tecnico, ds e bandiera uniti per il “Patto di Roccaraso”

Partire col piede giusto e riconquistare i tifosi. È questo l’obiettivo del ‘Patto di Roccaraso’ stretto in Alto Sangro tra Magalini, Di Cesare e Longo. Che la missione sia in salita, a causa degli inevitabili strascichi lasciati in eredità dalla scorsa stagione, ne sono consapevoli tutti i ‘firmatari’. Tuttavia il lavoro svolto durante le due settimane in Abruzzo e le strategie messe in campo sul mercato finora permettono al direttore sportivo, al suo vice e al tecnico del Bari di approssimarsi all’alba della nuovo campionato di serie B con più serenità rispetto a un anno fa. La compattezza mostrata dal gruppo in ritiro e la disponibilità manifestata nelle ultime due settimane da tutto il gruppo rappresentano un ottimo punto di ripartenza. Il ds Magalini è tranquillo. Il manager dell’area tecnica ritiene di aver perfezionato operazioni assolutamente funzionali al nuovo progetto tecnico, offrendo a Longo calciatori utili al suo credo calcistico. Sette finora i trasferimenti, compreso l’ultimo arrivato, Andrija Novakovich, che si è aggiunto a Favasuli, Sgarbi, Obaretin, Oliveri, Manzari e Lasagna.


Attacco completato


Alle 17.22 di ieri il ‘gigante’ statunitense ha fatto la sua comparsa a Roccaraso. Il 27enne attaccante si trasferisce in prestito dal Venezia, con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni. L’ingaggio complessivo del classe ’96 è di 600mila euro, cifra che sarà coperta in larga misura dal Bari, con il contributo del club veneto. Ancora una volta l’investimento della società pugliese si è concentrato esclusivamente sull’emolumento da corrispondere al calciatore. Storia recente in chiaroscuro per Andrija: dopo aver conquistato la fiducia di club come Frosinone e Venezia, l’attaccante con cittadinanza serba nelle ultime stagioni ha un po’ smarrito la strada, terminando lo scorso campionato con la maglia del Lecco. L’approdo in biancorosso di Novakovich ha chiuso i movimenti riguardanti la parte più avanzata della batteria offensiva. Nelle intenzioni del tecnico torinese lui e Lasagna, ritenuti profili complementari, potranno garantire più varianti tattiche. Nell’ottica del 3-4-2-1 si contenderanno la maglia di terminale offensivo, ma potranno anche essere schierati insieme davanti al trequartista. L’attitudine del 31enne ex Udinese ad attaccare la profondità sarà con ogni probabilità la fonte principale di ispirazione rispetto al futuro sistema di gioco.


Cosa manca


Le caselle da riempire sono ancora sei: portiere, due centrali di difesa, un centrocampista (in caso di un’uscita) e due trequartisti over (verso il no a Chajia). Proprio le lungaggini sulla definizione del nuovo guardiano della porta del Bari rappresentano l’unico motivo di ‘fastidio’ per la società biancorossa. Se dovesse saltare Radunović, conteso dal Pisa, si potrebbe virare su Nicolas, in uscita proprio dal club toscano. Veroli è l’obiettivo numero uno per il ruolo di centrale di sinistra. I buoni rapporti tra Bari e Cagliari, club proprietario del cartellino del 21enne, stavolta pongono la società del presidente De Laurentiis in vantaggio per assicurarsi il difensore. Occhio però alla concorrenza di Frosinone e Sampdoria. Da non escludere nemmeno una conferma in Sardegna. Intanto a breve si discuterà del rinnovo di Ricci. Futuro in Belgio per Aurelien Scheidler, da ieri fuori dal gruppo. Il Bari sta definendo il passaggio dell’attaccante francese in prestito al Dender.

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