Una storia forte la sua, come le emozioni che scatena quando gareggia, è quella del potentino Donato Telesca, nato il 5 febbraio 1999, è divenuto un pesista italiano pluricampione mondiale Juniores, Campione Europeo Senior, detentore del record Europeo senior e Record mondiale junior. A soli 3 aveva avuto Donato, a seguito di un grave incidente, perde entrambe le gambe. Chiunque, si sarebbe fermato, non lui, un vero ‘guerriero’. Inizia ad utilizzare le prime protesi presso il centro Inail di Budrio (Bo), dove incontra Alex Zanardi, suo grande punto di riferimento tutt’oggi e anche lui reduce dall’incidente che gli provoca l’amputazione di entrambe le gambe. Donato, da Pietragalla, il suo paesino natio, ha conquistato con impegno, dedizione, sudore e amore per lo sport dei pesi, titoli nazionali e internazionali.
Un secondo posto d’oro
Donato Telesca nella World Cup di Tbilisi, in Georgia, nella categoria fino a 72 kg, conquista la medaglia d’argento e migliora ulteriormente la sua posizione nella ranking list che già lo vedeva ben piazzato in ottica Parigi (terzo). Telesca è protagonista di un testa a testa da adrenalina allo stato puro con l’inglese Mark Swan: dopo la prima alzata nulla a 212, l’azzurro di Pietragalla centra la misura per poi si migliora con 216, che gli vale il nuovo record Europeo. Un primato momentaneo, purtroppo, perché lo sfidante inglese glielo strappa dopo pochi secondi con 217 kg. L’oro è andato dunque a Swan, ma i 216 conquistati da Telesca gli permettono di superare il cinese Hu Peng e di raggiungere il terzo posto nella ranking list a cinque cerchi, subito dietro l’inglese e al malese Anak Gustin Bonnie Bunyau con 231 kg.
Il campione lucano
La nostra redazione sportiva ha sentito telefonicamente. ieri, Donato poco prima della partenza per tornare nella sua Basilicata ed era sfinito, ma allo stesso tempo contrastato da sentimenti, dalla gioia strappata agli ultimi secondi, all’orgoglio di aver raggiunto un prezioso terzo posto nel ranking che gli consente di approdare di forza (che ne ha già tantissima, ndr) alle Paralimpiadi di Parigi.
Le dichiarazioni
Le sue dichiarazioni: «Noi siamo andati lì per vincere l’oro in modo da poter migliorare il ranking, portandoci dal quarto al terzo nel ranking e al secondo nella prova, migliorando anche il record europeo. Sbagliare la prima prova, mi ha rallentato il percorso e ha permesso agli altri di potermi raggiungere. Resta comunque un ottimo risultato. All’inizio ero un po’ dubbioso perché ero provato dalla prima prova, ma poi ho pensato che era necessario spingere ancora. Sono molto contento perché abbiamo migliorato il terzo posto, recuperato una posizione sul ranking, abbiamo fatto un record temporaneo e un personal best di sempre che ci permette di andare a Parigi come terzi al mondo. È un ottimo scenario per noi che siamo alla seconda paralimpiadi. Sono contento anche se un po’ amareggiato. Non vedo l’ora di tornare a casa per arrivare a Parigi più forte di prima e prendere una medaglia. Alex è per me un punto di riferimento costante sin da bambino, da quando l’ho conosciuto. Mi ha permesso di diventare la persona che sono oggi perché mi ha permesso di averlo come faro e luce. Grazie di cuore al mio coach Antonio Di Rubbo».