Si apre oggi la settimana decisiva per il futuro di Walid Cheddira. Il capocannoniere della Serie B, che ieri ha spento 25 candeline, resta il giocatore del torneo cadetto più desiderato, sul quale, come noto, hanno messo gli occhi diversi club della massima serie italiana ed esteri.
Il Bari è al lavoro per fare in modo che almeno fino a giugno la permanenza del suo bomber non sia messa in discussione. Un obiettivo a portata di mano, salvo una «catastrofe», si sussurra nei corridoi della società di Strada Torrebella. La strategia punta ad una soluzione che da un lato consenta a Cheddira di vedere riconosciuto il suo valore, offrendogli una prospettiva di ampio respiro e prestigiosa, e dall’altro di garantirsi la sua presenza per non compromettere gli equilibri e la competitività della squadra biancorossa, in piena corsa per i piani alti della Serie B.
Napoli, uno dei club interessati all’italo marocchino, con vista sullo Scudetto e ancora in lizza per la Champions, è ritenuta l’opzione capace di conciliare perfettamente i due target. Al di là del dialogo ovviamente facilitato, essendo un’affare interno alla famiglia De Laurentiis, si tratta di un’operazione vera e complessa, sotto ogni aspetto. Il nazionale marocchino a Cristiano Giuntoli, ds della capolista di Serie A, piace e anche parecchio. Non solo, il gradimento viene manifestato da tutta l’area tecnica del Napoli, pronta a scommettere sul futuro di Cheddira.
Il clima tra le parti in causa è di assoluta serenità, in particolare nei rapporti tra il giocatore ed il Bari. Il club biancorosso in questa fase della negoziazione resta in posizione di attesa. Tocca infatti all’attaccante venire allo scoperto, girando le carte sul tavolo. I nodi da sciogliere sono diversi: l’offerta da corrispondere alla società pugliese, che detiene il cartellino del 25enne, ed i termini contrattuali sia sul lato azzurro, sia, successivamente, su quello biancorosso. Ostacoli non insormontabili. Ma, affinché la ciambella esca col buco, è necessario definire ogni minimo dettaglio. Il prezzo sarà congruo rispetto al valore dell’attaccante italo-marocchino, stimato in una forbice tra gli 8 e i 10 milioni, anche tenendo presente che il 50% della cifra finirà nelle casse del Parma, in virtù della clausola inserita nel trasferimento dal club emiliano al Bari la scorsa estate. Da questo punto di vista la strada appare in discesa e non si intravedono criticità all’orizzonte. È invece ancora da trovare l’accordo tra il Napoli e il giocatore. Nonostante le normali schermaglie da calciomercato non c’è un braccio di ferro nel dialogo tra le parti. Tutto lascia quindi pensare che entro la fine della settimana, senza ridursi alle ultime ore prima che suoni il gong della sessione invernale di trasferimenti, possa arrivare la fumata bianca. Quel che sembra certo è che il centravanti marchigiano non si muoverà da Bari. Il via libera all’intesa si tradurrà infatti nella cessione di Cheddira alla società partenopea, e nel successivo prestito fino a giugno al Bari. A quel punto il ruolo del club di Luigi De Laurentiis sarebbe di prim’ordine, avendo il compito della stipula di un nuovo contratto, con il beneficio di un adeguamento in termini economici rispetto all’attuale vincolo. Una volta finita la stagione Cheddira entrerebbe a tutti gli effetti nell’orbita del club azzurro, mettendosi in gioco per un posto alla corte di Spalletti. Sullo sfondo c’è ovviamente anche l’esito del campionato di Serie B: l’eventuale salto di categoria dei pugliesi potrebbe spianare la strada alla riconferma del bomber, sul quale il Bari ha creduto fortemente sin dalla scorsa estate. In tal caso però entrerebbero in gioco anche questioni societarie, visto che scatterebbe l’imperativo inderogabile e improcrastinabile di cedere una delle due società gestite dalla Filmauro.