Serie C, un punto d’oro per il Cerignola a Catania: Raffaele imbavaglia i siciliani

L’Audace Cerignola supera anche la prova del “Massimino”, pareggiando senza reti al cospetto del Catania e davanti a 17mila spettatori. Raffaele torna al 3-5-2 puro, affiancando Faggioli a Salvemini in attacco: c’è il debutto in difesa dal 1’ di Velasquez, Capomaggio torna così in mediana (e da capitano di serata) a causa dell’indisponibilità di Bianchini. Toscano disegna un 3-4-2-1 con un parziale turnover: l’ex D’Andrea è il riferimento offensivo, alle sue spalle agiscono Jimenez e Stoppa.

Primo tempo

È il Catania a fare la partita nelle battute iniziali. La prima occasione al 10’ quando D’Andrea sventaglia per Stoppa che si accentra e calcia non di molto alto. Fra gli etnei si infortuna Sturaro (dentro Verna) e al 23’ doppia importante chance: Lunetta fila via e crossa, Raimo svirgola da buona posizione; il pallone arriva a Quaini che dalla distanza trova una deviazione in corner. Gli ofantini si fanno vedere dalle parti di Adamonis, il quale concede l’angolo su un traversone senza pretese di Paolucci. L’intensità cala leggermente, la sfida vive una parentesi piuttosto livellata: l’Audace si applica con dovizia alla fase difensiva, i siciliani cercano i varchi per colpire. Conclusione telefonata di Capomaggio e un paio di interessanti incursioni dei padroni di casa a chiudere un primo tempo senza modifiche nel risultato di partenza.

Secondo tempo

Ruggiero rileva Faggioli alla ripresa del gioco, altro cambio anche per Toscano che manda dentro Celli per Jimenez. L’approccio dei gialloblù è assai positivo, aumentando l’aggressività e chiudendo il Catania nella propria metà campo: Tascone prima e Ruggiero poi cercano la soluzione da lontano, senza particolare precisione. Arriva il momento anche di Parigini (per Paolucci), con il Cerignola a segnalarsi per la personalità e il controllo delle operazioni, così il tecnico degli etnei cerca di dare la scossa con gli innesti di Inglese e Guglielmotti.Castellini e Adamonis quasi la combinano grossa, riuscendosi a salvare da una circostanza decisamente spinosa. Ruggiero innesca Salvemini, la cui stoccata è sporcata in angolo da Di Gennaro, poi Russo da lontanissimo anche se centrale, sollecita i riflessi del portiere rossoazzurro. Lo spezzone conclusivo scivola via senza particolari sussulti, con gli uomini di Raffaele a tenere botta sulle sporadiche iniziative avversarie. Solide e ordinate, le ‘cicogne’ aggiungono un punto prezioso alla propria classifica salendo a quota 11, archiviando il ko per mano del Potenza: l’imbattibilità esterna prosegue e, così come ad Avellino, si esce indenni da una cornice da palcoscenico superiore attraverso una prova convincente specie a livello difensivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version