Serie C, il Foggia riparte da Capuano: Canonico punta su grinta ed esperienza

In panchina ad Avellino ci sarà Eziolino Capuano, già in tribuna con il Giugliano. Ieri mattina ha risolto il contratto con il Taranto. Dovrebbe firmare un biennale e oggi dirigerà il primo allenamento. Capuano è tecnico con carattere e grinta da vendere, molto amato dai tifosi, probabilmente la scelta più opportuna al momento. E’ l’uomo che ci vuole per dare una scossa all’ambiente. In campo però ci vanno i calciatori e i primi a reagire devono essere loro. Non si possono più fare passi falsi.

Aspettative disattese

Doveva essere la stagione della partenza a razzo verso i primi posti della classifica. C’erano tutte le premesse. Una campagna acquisti senza lesinare che ha portato in rossonero fior di giocatori, alcuni richiesti da società di categoria superiore e un allenatore giovane e di buone speranze. Invece mercoledì sera in campo c’è stato il peggior Foggia degli ultimi anni. Qualcuno ha addirittura definito il Foggia di Brambilla peggiore di quello di Boscaglia. Sei partite, tre in casa e tre fuori, cinque punti. Allo “Zaccheria” un disastro, un pari alla prima giornata con il Trapani e due sconfitte, quella mortificante con il Monopoli e quella di sere fa con un Giugliano che ha giganteggiato a centrocampo, punendo un inebetito Foggia con ripartenze micidiali. In trasferta una vittoria contro il Team Altamura un pareggio a reti bianche a Latina e una sonora batosta al “Vigorito” contro il Benevento. Un Foggia con una difesa “circense” e un centrocampo incapace di contrastare l’avversario e organizzare delle azioni offensive, infine un attacco che finora ha deluso e un Millico scomparso.

Un passo da dimenticare

Numeri da retrocessione altro che da primi posti. Aggiungiamoci che il Foggia ha la peggior difesa del campionato con 12 reti subite ed il quadro è completo. Ovviamente il primo ad essere mortificato e rattristato è il presidente Nicola Canonico e ne ha tutte le ragioni, come ha spiegato in sala stampa al termine della sconfitta con il Giugliano.

Gli strali di Canonico

«Non devo analizzare solo la gara con il Giugliano, anche se abbiamo lottato fino alla fine. Siamo la peggior difesa con 12 gol subiti. Penso di aver allestito un organico importante. I complimenti mi sono arrivati da altre piazze. Essere umiliati in questo modo, no. Brambilla? Mandarlo via è una scelta obbligata. Mi sarei aspettato le sue dimissioni, a causa di queste brutte figure, però ha un contratto. Prendere tanti gol e subire tre sconfitte in sei partite è da folli, in base alla squadra che abbiamo. Quando c’è un esonero è sempre un fallimento del club. Chiedo scusa ai nostri tifosi, con la massima umiltà. Ci siamo rialzati dopo Boscaglia e ci rialzeremo anche dopo Brambilla, entrambi iniziano con la B. Occorre un allenatore che abbia personalità e dominio dello spogliatoio. Siamo arrabbiati e amareggiati. Gli allenatori sono i primi a pagare, ma bisogna capire anche se all’interno dello spogliatoio c’è qualcosa che non va, perché se è così qualcuno verrà a vedere la partita con me in tribuna». Un Canonico super arrabbiato e ne ha tutti i motivi, in forse anche il destino del ds Roma ma ora bisogna ritrovare serenità e compattezza per superare il brutto momento.

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