Il Foggia era sceso al “Vigorito” per verificare le sue doti di grande squadra. E’ finita quattro a zero per il Benevento che fa sprofondare il Foggia verso il basso della classifica aprendo di fatto una crisi in casa rossonera.
Disfatta rossonera
Il primo tempo si apre con un Benevento decisamente propositivo e disposto a far sua subito la gara e ci mette il primo tassello per la vittoria al sesto minuto quando sugli sviluppi di una punizione dalla destra, la palla rimane pericolosamente in area di rigore foggiana, ci si fionda Oukhadda che trova la giusta traiettoria per battere Perina, che prova di istinto una deviazione con il piede senza però riuscire ad evitare la rete. Il Foggia come spesso fa un gran giro palla, ma la manovra è lenta e sterile. E il Benevento approfitta della libertà che gode nella zona centrale del campo per raddoppiare. Azione sulla corsia sinistra di Simonetti, cross basso al centro per Manconi che trova la mira giusta per battere nuovamente Perina.
Il Foggia è stordito e capisce di essere incapace di far male, ma comincia lentamente a costruire qualcosa di pericoloso che culmina al venticinquesimo quando Emmausso serve Salines in area che viene toccato da Viscardi, per Ubaldi di Roma 1 è calcio di rigore. Sul dischetto va Emmausso che tira male e per un portiere bravo come il foggiano Nunziante il tuffo sulla destra per parare il tiro rientra nella normale amministrazione. Ripresa con gli stessi ritmi del primo tempo e con il Foggia che spera di riaprire subito la partita e dopo otto minuti Emmausso calcia al volo dopo una sponda aerea, la palle batte Nunziante che viene però salvato dal montante. Il Foggia ci prova a riaprire la gara, ma è lento e macchinoso e al quarto d’ora Zunno confeziona il suicidio che chiude la gara toccando di mano la sfera in area. Rigore che Manconi trasforma.
Partita chiusa e inutili sostituzioni che sanzionano tra l’altro la bocciatura di Murano. Nei minuti di recupero arriva l’umiliante quarto gol dei padroni di casa e ancora su calcio di rigore per un fallo di Vezzoni che stende il suo avversario. Dal dischetto Lanini spiazza Perina. Era una gara di fondamentale importanza per valutare la crescita del gruppo pilotato da Brambilla che a questo punto deve decidersi a cambiare mentalità. Per una squadra che punta alla vittoria del campionato sono imperdonabili gli errori difensivi, un centrocampo debole e vulnerabile ed un attacco inconsistente.