Il solito Taranto crolla nella ripresa e perde la seconda partita consecutiva. La prima vittoria, a sei giornate dall’inizio del campionato, resta un desiderio inappagato. Dopo un paio di gare a tre, il Taranto torna alla difesa a quattro. La modifica di Carmine Gautieri passa attraverso l’arretramento di Mastromonaco, che veste nuovamente i panni del terzino destro, mentre a sinistra è il turno di Contessa. Shiba e Verde conservano il posto di centrali difensivi. Capitan Matera è sulla mediana e lavora per fare giungere il maggior numero di palloni ai tre compagni del reparto offensivo: Giovinco, Fabbro e Varela. In panchina finisce Zigoni che, eccetto l’esordio con gol nella gara con il Latina, non ha particolarmente convinto. Ancora una volta il minutaggio non rientra nei piani dello staff tecnico tarantino. Opposta la visione della Casertana che, alla stessa stregua degli ionici, non aveva mai vinto prima del confronto di ieri. Sono infatti quattro gli under presenti, tre 2003 (l’ex di turno Jonas Heinz e poi Bianchi, Paglino) e un 2004 (Falasca).
Primo tempo
Con l’obiettivo di non farsi schiacciare il Taranto guadagna subito terreno per poi andare alla conclusione con Contessa al volo. L’esterno pretende molto dai suoi mezzi perché la palla sfila a lato non di poco. L’incoraggiante tentativo resta fine a sé stesso, perché è invece la Casertana a prendere metri su metri. Spina nel fianco, sulla sinistra, è il francese Bakayoko (scuola Inter) che mette in difficoltà Mastromonaco. Il transalpino spedisce in area un buon pallone respinto provvidenzialmente da Contessa, ma sui piedi di Damian, la cui conclusione di prima intenzione dal limite è deviata De Santis. Kontek, al 18’, fa da torre per Asensio che in mezza girata spara sopra la traversa. La migliore opportunità dei rossoblù tarantini al 28’ sulla punizione di Giovinco dalla distanza: la sfera spiove quasi sulla testa di Contessa, che manda fuori di un nulla. Tornano ad attaccare i locali, che difettano quando si tratta di concludere. Capita ad esempio a Carretta il cui tiro da ottima posizione al 34’ è telefonato: Del Favero alza la cornetta, risponde presente e blocca la sfera. Falasca spara sopra la traversa al 40’, quindi al 42’ Carretta scende in velocità leggermente defilato sulla destra senza che nessuno riesca a contenerlo. Arrivato ai venti metri mette morbidamente al centro per Asensio che stacca bene ma non inquadra la porta.
Secondo tempo
La ripresa presenta le stesse criticità di sempre e cioè un Taranto non particolarmente brillante e che va sotto con troppa facilità. Accade al 17’ ed è una grande ingenuità: Verde, in area, intercetta un cross e lo respinge corto verso Matera, anticipato da Caretta che si procura lo spazio per servire Asensio bravo a chiudere da due passi. Altri 17 minuti e il Taranto alza bandiera bianca. Merito di Bakayoko che calcia dal 25 metri, Del Favero si distende bene e respinge, mentre Carretta è pronto al tocco sotto misura. L’estremo difensore cerca l’anticipo andando in scivolata, ma provoca il rigore. Caretta si incarica della battuta, spiazza Del Favero e rompe il digiuno di successi della Casertana.