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Serie B, Ssc Bari: Longo prepara il blitz di Santo Stefano al “Barbera” di Palermo

‘Squadra che perde in casa, vince fuori casa’. Il Bari, alle prese con la sua prima mini crisi della stagione, si aggrappa anche ad una delle tante ‘leggi’ non scritte del mondo del calcio per tentare il colpaccio di Santo Stefano al Renzo Barbera e reagire al doppio ko subito in campionato.

Appuntamento già marcato in rosso sul calendario per giovedì, con fischio d’inizio alle 18. Il classico ‘boxing day’, valido per la 19ª giornata di Serie B, sarà l’ultima tappa del girone di andata, penultima del 2024. La missione dei biancorossi è di quelle ‘impossibili’, visti i precedenti nefasti: fare risultato e, ove possibile, battere i rosanero, a 27 anni dall’ultimo blitz nel capoluogo siciliano. (Il bilancio del Bari al Barbera è di 19 sconfitte, 15 pareggi e 2 vittorie).

‘Mal comune mezzo gaudio’

Il noto proverbio fotografa alla perfezione il momento in campionato di Palermo e Bari. Entrambe le squadre sono alle prese con un periodo no, con sfumature dal peso differente.

Chi soffre di più è senza dubbio la formazione allenata da Dionisi, reduce da tre sconfitte consecutive, subite, nell’ordine, contro Carrese (fuori casa), Catanzaro (al Barbera) e Sassuolo, al “Mapei Stadium”, nell’ultimo turno di campionato.

Si tratta della sequenza negativa peggiore da inizio stagione per il Palermo, incapace sin dall’avvio del torneo di tenere il passo delle tre big Sassuolo, Spezia e Pisa e di confermare sul campo il suo straordinario potenziale tecnico ed economico.

Va leggermente meglio al Bari, ko nelle ultime due partite, contro Pisa e Sudtirol, ma nel bel mezzo di una fase generale di appannamento, sotto i profili tecnico, atletico e mentale. In classifica 3 punti separano le due compagini, con i biancorossi scivolati in settima posizione, a quota 24, e i rosanero dodicesimi, a 21.

Pessimo il rendimento casalingo del Palermo, foriero di appena 9 punti, frutto delle vittorie contro Reggiana e Spezia (nell’ultimo appuntamento interno); a completare il bilancio sono 3 pareggi e altrettante sconfitte. Due sono anche i successi esterni messi a segno finora dal Bari, contro Frosinone e Salernitana, con un bottino totale lontano dal San Nicola di 10 punti.

Possibili novità

«Sono preoccupato perché in questo finale (d’anno, ndr) siamo arrivati un po’ ‘impiccati’». Il motivo di apprensione evidenziato da mister Moreno Longo a margine della sconfitta contro il Sudtirol, per sottolineare la condizione precaria della sua squadra, potrebbe spianare alla strada ad una piccola rivoluzione, tecnica e tattica in vista della gara contro i siciliani.

Il momento poco brillante degli attaccanti (a secco di gol da ben 4 partite) e l’evidente permeabilità in mezzo campo, anche per effetto dello scarso contributo degli uomini offensivi in fase di non possesso, suggeriscono un possibile cambio d’abito tattico, con il ritorno al 3-5-2.

Il sacrificio di un attaccante, forse necessario, consentirebbe di mettere gli argini a centrocampo e di sfruttare meglio le doti degli incursori. L’identikit è quello di Lella, che potrebbe essere confermato nei titolari, ma stavolta nel suo ruolo naturale di mezzala. Pressoché certo il rientro di Maita, partito dalla panchina nell’ultima gara. Possibile chance anche per Maiello.

Più indecifrabile la situazione in attacco, dove l’unico abbastanza sicuro di una maglia è Novakovich. Ad affiancare lo statunitense uno tra Lasagna, Falletti e Sibilli, laddove si optasse per il 3-5-2. Se invece si proseguisse nel solco della continuità i due fantasisti andrebbero in ballottaggio.

Da non escludere la soluzione del doppio rifinitore. Difficile ipotizzare cambi in difesa e sulle corsie esterne. Va verso la seconda assenza consecutiva Favilli, che anche ieri ha svolto lavoro differenziato, come Tripaldelli. Il Bari si allenerà ancora oggi e domani. Subito dopo un veloce pranzo di Natale è in programma la partenza per Palermo.

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