«Per competere in serie B ci vogliono le idee, un’identità; oggi si vede già qualcosa, ed è questo che mi rende felice e positivo. Mi piace lo spirito dei nuovi, vanno tutti a 2mila». Nelle parole del vice ds Valerio Di Cesare c’è la sintesi dei primi 11 giorni di ritiro pre campionato a Roccaraso. Lavoro ad alto ritmo, disponibilità, corsa, sudore, capacità di metabolizzare e tradurre sul campo le indicazioni dell’allenatore. Nonostante manchino ancora numerosi tasselli per completare la rosa, il Bari visto in Abruzzo incarna già la filosofia di Moreno Longo.
Le prime basi
Pressing alto, intensità, giro palla senza fronzoli improntato alla velocità, immediata aggressione in fase di non possesso, sacrificio per la squadra e per il compagno. Sono i principi sui quali il tecnico torinese sta impostando il lavoro in Alto Sangro, tradotti quasi pedissequamente dai biancorossi, ‘vecchi’ e ‘nuovi’. Il sistema di gioco è già una certezza: dopo il caos tattico della scorsa stagione, il Bari parte con l’idea cristallina del 3-4-2-1. Interessante il lavoro chiesto ai tre difensori, in particolare ai ‘braccetti’, pronti ad accompagnare l’azione del mediano in fase di impostazione, vestendo i panni dei cosiddetti centrali di ‘squilibrio’. Un neologismo calcistico necessario per spiegare quanto i compiti assegnati ad alcuni uomini del reparto arretrato vadano ben oltre l’esecuzione della mera fase difensiva. Non è un caso che Longo stia chiedendo al ds Magalini e al suo vice Di Cesare centrali dotati tecnicamente, capaci di mettere in pratica con efficacia e senza troppi rischi la costruzione dal basso, di fatto partecipando a pieno regime alla fase offensiva.
La novità
Dorval e Ricci a sinistra, Favasuli e Oliveri a destra. Sono queste per il momento le coppie scelte dall’allenatore piemontese a centrocampo, con il franco algerino e l’ex Ternana ad oggi potenziali titolari. Entrambi hanno iniziato le prime tre amichevoli estive nell’undici di partenza. Anche qui evidenti alcune novità. Su tutte il movimento a tagliare verso il centro del campo, non lesinando inserimenti in area, spesso vincenti. Già in formato campionato Favasuli. Il 20enne arrivato in prestito dalla Fiorentina (con diritto di riscatto e controriscatto) è tra i più in forma. Gamba, tecnica, visione di gioco, gol, assist e tanto lavoro sporco durante le sue prime due settimane di Bari. Per il momento il classe 2004 non sta tradendo le attese. La speranza è che possa confermarsi anche quando si alzerà l’asticella del livello di difficoltà, soprattutto in proiezione dei primi impegni ufficiali. Bene anche l’altro under di fascia Oliveri: il 21enne di proprietà dell’Atalanta, viste le sue caratteristiche, si sta proponendo più come diversa soluzione tecnica, che come alternativa pura a Favasuli. A corrente alternata Sgarbi, per il momento cuore e motore di un attacco ancora povero di interpreti.
I ‘vecchi’
Maiello per ora merita la copertina. Inutile ricordare quando il centrocampista campano sia mancato lo scorso anno. Uomo di fiducia del centrocampo e di mister Longo, sta lentamente carburando. Il suo pieno recupero rappresenterebbe ‘l’acquisto’ più prezioso per il centrocampo. In evidenza anche Benali, che dà l’impressione di proseguire sull’onda positiva della scorsa stagione. Discorsi a parte per Maita e Lulic, con il primo alle prese con un destino da decifrare e il secondo ancora frenato da una condizione non ottimale. Interessante l’esperimento di Faggi anche come esterno e centrale di difesa. Il 21enne cresciuto nelle giovanili della Spal non riesca a ritagliarsi spazio.