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Serie A, Lecce: un 2024 positivo tra salvezza e cambiamenti in panchina

Con il campionato di serie A che non si ferma mai, è previsto il 30 dicembre l’ultimo impegno sportivo del 2024 per il Lecce che poi chiuderà alla mezzanotte del 31 un anno intenso, carico di emozioni e adrenalina e vissuto sempre sul filo del rasoio, facendo vivere ai propri tifosi quella tensione che chi segue una squadra deputata a lottare per la salvezza nella massima serie può capire.

Un anno dove, al di là dei risultati sul campo, sono arrivati l’installazione della prima pietra sul centro sportivo di proprietà, che rivoluzionerà il sistema Lecce, e l’ok per ristrutturazione e copertura integrale del ‘Via del Mare’ per adeguarlo alle esigenze dei tifosi.

Il campionato 2023/24

Non parte nel migliore dei modi il 2024 per il Lecce che a gennaio ne perde tre su quattro. C’è D’Aversa in panchina e siamo in una fase di discesa. A febbraio solo la vittoria con la Fiorentina dà luce a un periodo che appare buio e pericoloso. I tanti punti messi in cascina nella prima parte della stagione iniziano a non bastare a fronte di rendimenti poco incoraggianti.

Poi a marzo arriva la svolta: il pareggio con il Frosinone e la sconfitta interna col Verona (con il colpo di testa di D’Aversa a Henry) costano al tecnico la panchina che viene assunta da Gotti. Qualche giorno prima della primavera è risveglio.

Aprile fa la differenza: due importanti scontri diretti portati a casa e percezione che la salvezza sia più vicina. Qualcosa cambia dal punto di vista del gioco, il Lecce dimostra di avere idee e di creare tanto, iniziando a fare punti pesanti. L’obiettivo viene raggiunto a maggio, grazie ai risultati su altri campi, in largo anticipo.

La nuova stagione

Dopo un meritato riposo il Lecce decide di continuare il suo percorso con Gotti. In estate è tempo di mercato. Viene allestita una squadra che, attualmente, è sotto la lente di ingrandimento perché il campo dirà se è attrezzata e se le scommesse saranno vinte.

Il campionato, in cui il Lecce va alla ricerca della terza storica salvezza consecutiva, inizia in salita con due match proibitivi, ma il risveglio è bellissimo. Vittoria casalinga col Cagliari e prestazione sontuosa a Torino. L’autunno, però, coincide con la partita forse più significativa della stagione: il Parma, al ‘Via del Mare’, rimonta subita da 2-0 a 2-2, dal 93’ al 95’.

Una botta che getta nello sconforto i giocatori che perdono sicurezza e iniziano a stentare. Quattro sconfitte consecutive e il Lecce perde la sua identità. Un piccolo sussulto avviene a fine ottobre contro il Verona. Poi di nuovo giù contro il Bologna e il pareggio con l’Empoli. Il cambio di allenatore arriva a San Martino. Giampaolo disputa cinque gare e ottiene sette punti.

Cambia il modo di stare in campo dei ragazzi: si inizia a vedere gioco, collaborazione e possesso. L’ultimo capitolo dell’anno si gioca lunedì pomeriggio nel posticipo della 18esima giornata e il bilancio sarà completo. Sia chiaro, la classifica è imprevedibile e aperta e al 31 dicembre il Lecce può essere sopra o sotto la zona rossa.

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