Salto con l’asta, il tranese Gabriele Belardi centra il record del mondo Under 16

Un palleggio sul piede destro, uno sul sinistro. Gamba sinistra sul tallone, destra leggermente flessa e in tensione. Poi una corsa cadenzata, regolare e decisa fino alle ultime tre falcate, lente ma cariche di tensione. Poi il corpo si stacca dal terreno, aiutato dall’asta, si impenna, ruota e si inurva, superando l’asticella alla tacca dei 4 metri e 72 centimetri. Sono questi i nove secondi e mezzo che precedono altrettanti secondi di felicità che Gabriele Belardi, al termine di una gara di contorno ai campionati regionali individuali juniores di salto con l’asta di Molfetta, ha vissuto dopo aver migliorato, per la settima volta di fila, un proprio record personale. Una notizia bella ma poco spettacolare se non fosse che contestualmente ha fatto registrare un nuovo record nazionale e mondiale per un atleta under 16. Con lui un’altra promessa dell’atletica tranese, Ivan Musicco, ha partecipato alle gare di salto con l’asta registrando 4.25 metri al primo tentativo, 5 centimetri in più rispetto al suo record personale, e infine concludendo a 4.40 metri.

La gara

Un pomeriggio intenso, non solo per la concorrenza, ma per il caldo che ti disidrata a ogni minuto che passa. Il sudore ti cola sulla fronte e ti entra negli occhi. La maglietta si stringe e si appesantisce per tutti i liquidi che stai perdendo. A Molfetta Gabriele ci è arrivato insieme al suo allenatore, Lorenzo Giusto, Ivan Musicco, altro giovane atleta, e suo padre, nonché preparatore atletico, Raffaele. Entrambi sono atleti della Èlite Academy Bari, associazione che sta sostenendo incondizionalmente la loro crescita atletica. Al termine delle gare è arrivato il momento di Gabriele. Il primo salto, alla tacca di 4.25, sembra quasi un esercizio di riscaldamento: superato senza fatica. Serve una sfida migliore, asticella alzata di venti centimetri e ancora nessuna fatica. Non c’è da rimanere sorpresi da tali prestazioni, da un’atleta che, secondo le statistiche ufficiali di World Athletics è ventunesimo al mondo tra gli under 18 e primo in Europa e al mondo tra gli under 16. Terza sfida: la tacca dell’asticella ora segna i 4 metri e 72 centimetri. Il resto lo abbiamo già raccontato. 9 secondi e mezzo di preparazione, 1 di caduta, e altri 9 di felicità. Non solo sua ma anche del suo allenatore che lo segue ovunque, nella sua carriera sportiva, quasi fosse il suo secondo papà. «Sono felicissimo del risultato ottenuto – ha commentato – superando il mio già record italiano. Questo è il frutto dei tanti allenamenti fatti ogni giorno, anche con questo caldo. Vedere i miei coetanei andare a mare mentre io mi preparo dispiace, ma se i risultati sono questi ne vale assolutamente la pena».

Le difficoltà della disciplina

Lorenzo Giusto è un preparatore di atletica conosciuto a livello regionale e nazionale. Negli anni ha aiutato a far emergere ragazzi e ragazze che aveva dimostrato l’atteggiamento giusto per la disciplina. Il salto in alto, così come ogni disciplina dell’atletica leggera, esalta l’atleticità del corpo umano, portando all’estrema tensione ogni muscolo, piccolo e grande che sia. Per fornire una preparazione coi fiocchi però, non basta solo la giusta tecnica, ma anche l’attrezzatura adatta: «Ogni asta, costa tra i 1000 e i 1500 euro. Ogni atleta ne ha almeno 3-4 in base alla sua crescita e alla condizione della giornata. Se non avessimo avuto un’associazione a sostenerci, questi ragazzi non avrebbero mai potuto arrivare dove sono oggi. Per questo speriamo che imprenditori e amministrazioni locali sostengano realtà come le loro ancora di più».

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