L’esito dell’incontro tra il presidente e l’allenatore del Taranto è un rinvio a data da destinarsi. Ieri mattina Massimo Giove ed Ezio Capuano non hanno avuto modo di vedersi per la prima volta dalla fine della stagione. L’appuntamento era atteso dalla piazza, per capire da dove ripartire e cioè se dal tecnico di Pescopagano o meno. Invero perplessità non ne dovrebbero sussistere, perché è in essere un accordo che sancisce una relazione triennale tra le parti, un terzo della quale già diventata storia. Al contrario dubbi ve ne sarebbero, tanto da rendersi necessario vedersi per guardarsi negli occhi e possibilmente stingersi le mani con annessi sorrisi. Così non è stato e la giornata è trascorsa senza che arrivassero delle novità in tal senso, tantomeno sul quando sia nuovamente possibile approntare un incontro.
Magari davanti a una tavola imbandita. Dunque tutto è rimasto come al 18 maggio, giorno del pareggio di Vicenza che ha sancito l’uscita del Taranto dai playoff. Ci sono dei punti di vista differenti e che con il passare dei giorni stanno creando angoli che potrebbero non fare combaciare le (opposte) vedute. Uno degli angoli è quello scollamento creato dalla penalizzazione del -4, comminato dal Tribunale Federale Nazionale in primis e riconfermato in ultima istanza dal Collegio di Garanzia del Coni. Una decisione che ha fatto scivolare la squadra dal secondo al quinto posto con conseguenze importanti. Una sanzione che ha inciso sul morale e sul cammino dei rossoblù nel corso della stagione regolare e peggio ancora nel cammino playoff che sarebbe iniziato il 21 maggio e non il 7. Qui sta la necessità dei un incontro, perché diversamente la panchina potrebbe cambiare proprietario. Sarebbe davvero un peccato se il club fosse costretto a iniziare daccapo la ricerca di una guida tecnica, perché quanto costruito da Capuano è stato davvero straordinario. E non soltanto per i risultati ottenuti sul campo, ma anche per il quantitativo di fiducia ed entusiasmo ricevuto dalla tifoseria che ha gremito l’Erasmo Iacovone e circondato i giocatori di uno smisurato affetto.
Capuano vorrebbe garantirsi la stessa autonomia di cui ha usufruito in stagione e potrebbe non valutare positivamente la presenza di un direttore sportivo, che possa entrare nell’organigramma societario. Il nome che sarebbe in cima alla lista corrisponderebbe a Lucchesi, ex Monterosi, e con lui Capuano dovrebbe rapportarsi, perché farebbe filtro verso Giove. Un cambiamento non di poco conto per una personalità forte come la sua. Intanto il club rossoblù è pronto a iscriversi al campionato e oltre allo “Iacovone” avrebbe indicato quale alternativa l’impianto sportivo di Castel di Sangro.
