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Roland Garros, Musetti si libera di Tiafoe in quattro set: «Siamo eleganti, siamo italiani»

Lorenzo Musetti vola in semifinale al Roland Garros, secondo Slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. Il 23enne tennista carrarino, numero 7 del mondo e 8 del tabellone, batte in quattro set lo statunitense Frances Tiafoe, testa di serie numero 15, e conquista la seconda semifinale Slam della carriera. 6-2 4-6 7-5 6-2, in due ore…
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foto di Manish Swarup/LaPresse

Lorenzo Musetti vola in semifinale al Roland Garros, secondo Slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. Il 23enne tennista carrarino, numero 7 del mondo e 8 del tabellone, batte in quattro set lo statunitense Frances Tiafoe, testa di serie numero 15, e conquista la seconda semifinale Slam della carriera. 6-2 4-6 7-5 6-2, in due ore e 47 minuti di gioco, il punteggio in favore di Musetti, che in semifinale attende in vincente della sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz (2) e lo statunitense Tommy Paul (12).

«Oggi era difficile giocare bene a causa del vento – ammette Musetti a fine gara – Non riuscivo a fare le scelte giuste nei primi set. Nel terzo c’è stata lotta, ma ho trovato le energie extra per riuscire a vincere la partita. Sto crescendo in campo e fuori, diventare padre mi ha reso più responsabile e credo di approcciare le partite e la routine quotidiana in modo diverso» conclude l’azzurro.

«Oggi era complicato giocare bene, c’era tantissimo vento. Non era semplice fare le scelte giuste. Nel terzo set c’è stata una dura battaglia. Ero un po’ stanco ma ho trovato quella energia extra per vincere il set. Poi il quarto set per me e’ stato il migliore come qualità del gioco».

All’intervistatrice che gli chiede come faccia a essere così, Lorenzo risponde: «Siamo italiani, siamo eleganti». Poi, più serio: «A parte gli scherzi, ho questo stile un po’ retro. Purtroppo ci sono pochi giocatori con un rovescio a una mano. È un po’ complicato con tutti che servono oltre i 200 km orari colpire con il rovescio a una mano, ma per me è sempre stato naturale. Il mio allenatore non ha mai voluto cambiare il mio indole e adesso questo colpo è una mia caratteristica».

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