Il ritorno di Andrea Masiello a Bari scalda i tifosi ma, per il momento, non sembra suscitare particolari allarmi dal punto di vista dell’ordine pubblico. La Digos della Questura di Bari segue con attenzione la vicenda, particolarmente delicata in relazione al clima di forte ostilità che si respira in città a causa dei trascorsi con il Bari del difensore del Sudtirol, prossimo avversario dei biancorossi sabato al San Nicola. Il coinvolgimento del centrale viareggino nel filone barese dell’inchiesta sul calcioscommesse, che stravolse il calcio italiano nella primavera del 2012, non è stato affatto dimenticato. L’autorete messa a segno da Masiello nel derby ‘truccato’, perso in casa dal Bari con il Lecce il 15 maggio 2011 è un nervo ancora scoperto, impossibile da curare per l’appassionato tifo biancorosso. La complicità del 38enne toscano, attraverso un gesto plateale, come un gol segnato nella propria porta, ammettendo poi di averlo fatto per soldi, provocarono uno choc nella ‘piazza’, che si sentì tradita da uno dei giocatori più rappresentativi di quella squadra.
Livore, odio e voglia di poter esprimere in modo forte il proprio disappunto, a causa di un animo ferito, sono i sentimenti che da giorni serpeggiano nella tifoseria. Nonostante un’escalation verbale, della quale i social sono un termometro ben visibile, per ora la situazione non viene ritenuta di particolare gravità. Né, tantomeno, secondo fonti vicine alla Questura di Bari, ci sono avvisaglie di pericoli che possano mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità del giocatore. Da questo punto di vista va ricordato che la tifoseria biancorossa, anche di fronte a momenti particolarmente delicati in ambito sportivo nel recente passato, ha sempre agito con estrema correttezza e maturità. Far trascendere il sentimento di ‘odio’ in atti potenzialmente violenti rappresenterebbe un ‘altro’ autogol per la piazza barese, provocando l’ennesima onta di una ferita profonda, che la città non merita.
Nel pomeriggio intanto si riunirà il GOS (Gruppo Operativo di Sicurezza), organo deputato a mettere a punto tutti gli aspetti relativi all’ordino pubblico e la sicurezza in occasione delle partite di calcio. Non è da escludere che possano essere adottate ulteriori precauzioni, oltre a quelle già garantite per prassi. Il pullman del Sudtirol, come accade per ogni squadra impegnata in trasferta, sarà scortato da un cordone di sicurezza.
Nonostante l’attenzione che merita la vicenda, alla fine ogni discorso relativo ad eventuali misure precauzionali potrebbe cadere in caso di non convocazione di Masiello per la trasferta di Bari. In queste ore sono in corso valutazioni da parte del club altoatesino. L’opzione che al momento appare più probabile è di rinunciare all’esperto centrale difensivo per una questione di ‘opportunità’. Se ne saprà di più domani, quando intorno alle 12 è attesa la conferenza pre gara di Bisoli.