Benedetta Pilato sbanca ancora Riccione, come già fatto negli Assoluti invernali dello scorso novembre. La ranista tarantina, negli Assoluti primaverili che si sono conclusi ieri allo Stadio del Nuoto della città romagnola, ha vinto la finale non olimpica dei 50 rana. Il tocco della piastra è avvenuto a 29”87 dalla partenza, un tempo più alto di quanto nuotato in mattina (29”59, quarta prestazione mondiale stagionale). La 19enne Circolo canottieri Aniene ha messo in riga Arianna Castiglioni (30.71) e Anita Bottazzo (30.94). La gara tra le migliori della specialità non metteva in palio, a differenza delle altre in programma, un posto alle Olimpiadi parigine. Pilato, subito dopo il successo ai microfoni Rai, è apparsa soddisfatta: «È la 28esima volta che scendo sotto i 30 secondi e sono contenta». Sin qui il commento alla vittoria, premessa allo sfogo in diretta con la consueta genuina sincerità che la contraddistingue fuori dall’acqua: «Devo dire la verità: vengo da un periodo particolare della mia vita. Ragionando a mente fredda dopo quasi tre settimane – afferma Pilato – mi dispiace avere buttato all’aria un mondiale. Ho attraversato, da gennaio, due mesi di panico e dopo il mondiale altre due settimane così, ma ora va meglio. Quando ci ripenso assieme ad Antonio (Satta, il suo allenatore ndc) devo dire che il dispiacere è grande, ma anche questo serve per imparare». Dunque il passaggio a vuoto ai mondiali di Doha, dove il mancato accesso alla finale dei 100 rana fu dovuto esclusivamente a questioni personali, che sembrerebbero risolte. Ogni tanto è necessario mettere sé stessi davanti ad altro: ciò che più importa è che la campionessa pugliese possa ora concentrarsi in vista delle Olimpiadi
Dalle altre gare con atleti della nostra regione ai blocchi di partenza giungono buone notizie parziali, perché non sono stati conseguiti i tempi richiesti per Parigi. A incominciare da Luca De Tullio che nella 1500 metri stile libero non è riuscito a fermare il cronometro a 14’44. Il nuotatore barese, invece, è andato oltre stabilendosi su 15’02”71. In una gara sempre condotta in testa, alle sue spalle sono arrivati Marcello Guidi in 15’03”72 e Ivan Giovannoni in 15’07”62. Deluso De Tullio che sa di potere dare di più: «Durante la gara – sostiene – mi sono reso contro di non averne più e che dunque non avrei potuto raggiungere il tempo stabilito. Ho perciò pensato soltanto a vincere la gara. Si tratta soltanto di una questione mentale, perché mi alleno tanto e bene». Non vedranno Parigi, infine, sia la dorsista casaranese Erika Francesca Gaetani, che la gallipolina Federica Toma (entrambe del G.S. Carabinieri) che nella finale dei 200 dorso sono giunte al secondo e al sesto posto con 2’09”70 e 2’14”87. Toma, a metà gara, era terza. La gara è stata vinta da Margherita Panziera con 2’09”08, insufficiente per poco più di quattro decimi per raggiungere per la Francia.
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