Picerno, per la prima volta, è amara. Dal Donato Curcio, dove non aveva mai perso nei cinque precedenti, il Taranto rientra con un 2-1 a sfavore difficile da digerire. Sulla sconfitta potrebbe avere un peso non indifferente la decisione dell’arbitro, Carrione di Castellammare di Stabia, di non concedere un rigore per un atterramento di Tommasini solo davanti al portiere in prossimità del novantesimo. In ogni caso il risultato si può e si deve spiegare principalmente con una prestazione (complici le numerose assenze) non sufficiente e con un’incapacità di andare a punti quando si va in svantaggio. E ieri è accaduto per la sesta volta. L’unica buona notizia è che la squadra abbia ancora un vantaggio, seppur minimo, sulla zona playout.
Il Taranto, letteralmente in emergenza sulla mediana e in attacco, schiera il difensore Formiconi nel ruolo di quinto di centrocampo a destra, posizione tolta a Mastromonaco, che da interno si va a collocare accanto al compagno. Labriola fa il regista, mentre la coppia d’attacco è Guida-Lamonica. Il Picerno si oppone con un 4-2-3-1, che dà ampio spazio alle giocate di Reginaldo ed Esposito.
Il miglior Taranto si vede nella parte iniziale della sfida. Già al 3’ La Monica supera di slancio il disattento Allegretto, palla in mezzo per Guida che va allo stop e al sinistro violento appena sopra la traversa. L’1-0 dei lucani, al 17,’ è un’invenzione di Reginaldo che, defilato sulla destra, vince un contrasto nella trequarti tarantina, avanza ad ampie falcate verso l’area e appena dentro prende la mira per fulminare Vannucchi con un preciso diagonale. Al 27’ Reginaldo avanza centralmente palla al piede, poi allarga sulla destra per Golfo, palla in mezzo e colpo di testa dell’attaccante che chiude l’ampio triangolo senza inquadrare lo specchio. L’azione dei padroni di casa di spegne, mentre cresce il Taranto. Al 32’, sugli sviluppi di una punizione di Labriola, la palla arriva a Guida che calcia immediatamente senza trovare i pali di Crespi. Il terreno per il pari è pronto e al 37’ Labriola corre palla al piede per vie centrali, cede la sfera a Guida, sponda per Mastromonaco che rifinisce per lo stesso Labriola, freddo nel beffare Crespi con un delicato pallonetto.
Nella ripresa la gara è avara di emozioni. Al 15’ il Picerno si riporta in vantaggio con Esposito che calcia dalla breve distanza. Capuano corre ai ripari e al 22’ opera un triplo cambio che dota il Taranto di tre uomini d’attacco, perché assieme a Guida ci sono Tommasini e Infantino. A centrocampo lavora Gaston Romano, mentre Mastromonaco (per uscita di Formiconi) torna a destra. Tutto inutile, perché il Picerno si chiude e lascia il Taranto in compagnia di un pugno di mosche.
Picerno-Taranto 2-1
Reti: 17’ pt Reginaldo (P), 37’ pt Labriola (T), 15 st Esposito (P)
Picerno (4-2-3-1): Crespi; Novella, Garcia, Allegretto, Guerra; Dettori, De Ciancio; Golfo (17’ st De Cristofaro) Reginaldo 6,5 (39’ st Kouda), Esposito (27’ st Ferrani sv); Diop (1’ st Gerardi). A disp.: Albertazzi, Liurni, Santarcangelo, Pagliai, Montesano. All.: Longo.
Taranto (3-5-2): Vannucchi; Evangelisti (22’ st Tommasini) Antonini Manetta; Formiconi (22’ st Romano G.), Mastromonaco Labriola Mazza, Ferrara; Guida La Monica (22’ st Infantino). A disp.: Loliva, Caputo, Granata, Badij, Caldiero, Marini, Maiorino, Sakoa. All.: Capuano.
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia 6.
Guardalinee: Pascali, Torresan.
Quarto uomo: Gallo.
Note: Espulsi a fine gara a Kouda (P) e Vannucchi (T). Ammoniti: Dettori (P), Ferrara (T), Guerra (P), Novella (P), Labriola (T), Crespi (P), Reginaldo (P), Mastromonaco (T). Angoli 3-1 per il Picerno; recupero: 0 pt, 4’ st.