Pallamano, botta e risposta tra Federazione e Conversano


La stagione 2022-2023 della pallamano italiana sembra non voler terminare mai. Ancora un botta e risposta, infatti, tra la Federazione e l’Accademia Conversano. Nonostante la sentenza emessa lo scorso 4 luglio dal Collegio di Garanzia del Coni prevedesse la restituzione dei sei punti di penalizzazione inflitti durante la scorsa stagione ai baresi, la rideterminazione della classifica (con Conversano che sarebbe tornata al secondo posto) e nuovi consequenziali provvedimenti sul campionato conclusosi poco più di un mese prima, la Figh continua a far l’orecchio da mercante e a non ottemperare quanto disposto dai giudici. A testimonianza di ciò, due episodi postumi alla decisione del Coni che hanno ancor di più fatto infuriare i sostenitori ed i legali del sodalizio biancoverde.

Il primo avvenuto lo scorso 5 luglio quando gli organi federali chiamati a comunicare le prime quattro squadre classificate che avrebbero dovuto giocare la prossima European Cup esclusero il Conversano. Mentre il secondo, nella giornata di lunedì, in seguito alla pubblicazione di un comunicato sul proprio sito web, in cui la Federazione dopo aver preso visione delle motivazioni della sentenza ha dichiarato che la stessa «chiarisce in maniera definitiva quanto accaduto, a partire dalla conferma della violazione, definita dai giudici di garanzia “pacifica in punta di fatto”, ovvero che non lascia dubbi» e che la decisione del Coni deriva da un «difetto di competenza riscontrato nel corso del procedimento, ma fermo restando i principi di diritto la sentenza resta circoscritta alla vicenda per cui è causa, lasciando cristallizzati gli effetti derivanti dalla conclusione dei campionati della Figh».
Al contrario, gli avvocati della società pugliese sostengono che la sentenza emessa dal Coni «ha sancito la assoluta incompetenza del Tribunale Federale e della Corte d’Appello Federale, con gli organi di giustizia sportiva che non avevano potere di giudicare retroattivamente le partite già omologate dal Giudice Sportivo e non potevano applicare alcuna penalizzazione perché non prevista dai regolamenti federali né dallo stesso vademecum».

Quindi, cosa succede ora? Gli stessi legali del Conversano hanno preannunciato un nuovo ricorso al Coni per segnalare l’accaduto ed ottenere l’ottemperanza della sentenza, e poi quello al Tar per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.

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