Pallamano, a Conversano il giorno dopo è ancora più bello. Lovascio: «È il trionfo di tutti»

Continua la festa scudetto all’ombra del castello. A Conversano, infatti, il giorno dopo è ancora più bello. Tra sacro e profano, nella serata di lunedì, i ragazzi di Alessandro Tarafino hanno ricevuto il saluto ed i complimenti da parte delle varie istituzioni della città per la vittoria del settimo scudetto della loro storia.

Dopo la festa di domenica di rientro da Fasano, quando ad accogliere i biancoverdi c’era un folto gruppo di tifosi sugli spalti del Pala San Giacomo, nel primo giorno della nuova settimana, i campioni d’Italia si son lasciati andare ai festeggiamenti nel centro storico del bellissimo borgo del sud-est barese.

L’Accademia Pallamano Conversano, infatti, ha prima partecipato alla celebrazione eucaristica in onore della Madonna della Fonte, tenutasi in Villa Garibaldi, dove ha ricevuto i saluti dell’arciprete Don Felice Di Palma. Poi ha raggiunto la cassa armonica posizionata su Largo della Corte. Qui la banda Piantoni, storica formazione orchestrale della città attualmente diretta dalla maestra Susanna Pescetti, ha esibito l’inno nazionale. Per poi lasciar spazio alle parole del Sindaco Giuseppe Lovascio e al presidente Peppino Roscino.

Il primo, congratulandosi con i giocatori, con il loro coach Tarafino e con lo stesso dirigente Roscino, ha definito il Conversano «una grande squadra, con un grande cuore». Parole riportate anche su una targa consegnata, da parte dell’amministrazione comunale, ad uno degli addetti ai lavori presente al momento celebrativo. Il secondo, il presidente Peppino Roscino, invece, ha voluto ringraziare i suoi ragazzi, lo stesso Sindaco e ricordare quanto sia difficile ripetere un’impresa come quella dello scorso anno. «Questa è la vittoria di tutti. Dal primo all’ultimo cittadino. Riconfermarsi non è affatto facile. Quest’anno abbiamo avuto un girone d’andata complicato per via degli impegni europei. Poi abbiamo giocato un’ottima seconda parte di stagione dove abbiamo compromesso solo il primo posto con la sconfitta di Fasano. Poi, però, ci siamo rifatti ai play-off. La rimonta nella prima delle due gare valide per la semifinale contro il Sassari è quella che ci ha dato la carica. Lì abbiamo capito che il bis sarebbe stato possibile».

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