Olimpiadi, il tarantino De Filippis convocato a 44 anni

A 44 anni la soddisfazione è doppia. L’età non conta quando lo spirito di sacrificio è enorme e i risultati sono all’altezza del lavoro e delle aspettative. Mauro De Filippis, tarantino classe 1980, è stato convocato nel tiro volo per le Olimpiadi di Parigi. Il diritto se l’è conquistato già da mesi a suon di piattelli rotti con chirurgica precisione, ma l’ufficialità dà un ulteriore senso compiuto a una carriera di gran rilievo.

I risultati a Tokyo

Il tiratore pugliese è ai suoi secondi giochi a cinque cerchi dopo quelli di Tokyo, che però lo videro lontano dal podio per avere conquistato il decimo posto nella prova individuale e il dodicesimo nella prova mista. Si comincerà a sparare a partire da lunedì 29 luglio per terminare con le finali previste per domenica 4 agosto (individuale) e il 5 per il misto. Una medaglia da portare al collo sarebbe il coronamento di un sogno e anche un bel regalo di compleanno visto che il 10 ne compirà 45. E prima delle Perseidi di San Lorenzo potrebbe essere lui a confermarsi una stella, ma in ascesa, del firmamento dello trap mondiale. L’obiettivo è dunque migliorare le posizioni conseguite tre anni fa (i Giochi di Tokyo vennero differiti di un anno per il Covid-19).

Sulle pedane nipponiche mandò in frantumi 122 piattelli su 125 (25-24-25-23-25), assicurandosi l’approdo a una sorta di spareggio, dal quale venne estromesso già al primo turno. Costò dunque molto cara la quarta serie in cui ne colpi 23 su 25. E con lui sfumarono definitivamente le speranze di una medaglia italiana, perché era l’ultimo azzurro rimasto in gara. Andò meglio nella competizione mista, perché riuscì mandarne in frantumi 74 su 75, mentre Jessica Rossi ne colpì appena 67 su 75.

Passione famigliare

De Filippis eredita dalla mamma la passione per questo sport che coltiva sin da ragazzo. Nel 2019 è vice campione del mondo, quattro anni dopo vince i Giochi europei a Cracovia e ottiene il lasciapassare per la Francia. Non pago, è medaglia d’argento anche agli Europei di Osijek in Croazia, di fatto il punto più alto del suo prestigioso cammino sportivo. Lo scorso aprile ottiene un ottimo secondo posto nel torneo di qualificazione olimpica di Doha in Qatar. In palio solo concentrazione e continuità di risultati visto l’accesso già ottenuto. Se nella prima fase è il migliore in assoluto con 124 colpi a segno, nella finale a sei mette a referto un discreto 45/50, che vale il secondo posto alle spalle dello spagnolo Garcia (46/50).

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