Parigi è pronta per essere conquistata a suon di medaglie. Benedetta Pilato domina, stupisce ed esalta i presenti al Sette Colli di Roma. In uno degli stadi più belli del mondo la tarantina, sulla distanza dei 100 rana, vince e stabilisce il nuovo record italiano che adesso è di 1’05“44. L’azzurra, qualificata alle Olimpiadi sin dalla fine del 2023, soffoca sul nascere ogni altrui ambizione con una gara strepitosa. Grazie a una prestazione sontuosa, tra sé e la seconda classificata mette 47 centesimi di secondo. L’argento è di diritto della britannica Evans. Terza l’altra azzurra Martina Carraro, con il tempo di 1’06″43, che accumula un secondo di ritardo. Contro questa Benedetta Pilato, in versione “vinco tutto io” davvero ci sarebbe stato ben poco da fare e probabilmente anche in Francia tra 35 giorni sarà difficile strapparle un successo. Una sensazione che accompagna la ranista tarantina oramai da tanti anni e che necessità di costante preparazioni e allenamenti che esplodono puntualmente in ogni gara. Ai microfoni della Rai, Pilato ha affermato «Questo è il mio ultimo 100 rana, ma non smetto qui. È tutto rimandato – spiega – a domenica quando ci saranno i 200 metri rana, proverò con tutta me stessa a qualificarmi per l’Olimpiade anche su questa distanza. Se non sarà così ci saluteremo. Sono contenta di aver nuotato qui a Roma, i 100 rana mi hanno portato tantissime soddisfazioni». Un grande tempo persino inaspettato per la protagonista: «Non me lo aspettavo, serviva una conferma in più, sono contenta. Arriverò alle Olimpiadi – conclude – con la consapevolezza delle scelte fatte. Siamo sulla strada giusta. Quando cancelli dalla tua vita le cose negative e le persone negative è tutto in discesa».
La batteria
La giornata era iniziata nel migliore dei modi, perché Pilato aveva vinto in batteria con il tempo di 1’06″32, conseguito quasi con eccesso di disinvoltura. Un risultato che l’aveva fatta balzare in vetta alla classifica e quindi per la finale in partenza dal blocco numero 4. Dietro la britannica Evans in 1:06.32. Francesca Zucca termina quinta in 1’07″23, peraltro fissando il nuovo record personale.
De Tullio giù dal podio
Nulla da fare per il barese De Tullio, giunto quinto nella 400 metri stile libero in 3’47″24. Il vincitore della gara proviene dall’altra parte del mondo, perché si tratta del brasiliano Costa che supera tutti in 3’45″33. Secondo posto per il belga Henveaux che crolla nel finale con 3’45″81, mentre è terzo l’altro carioca De Oliveira in 3’46″29. Ai piedi del podio il primo degli italiani Lamberti in 3’46″85. La mattinata era stata premonitrice di quanto sarebbe accaduto. Infatti De Tullio non aveva particolarmente impressionato con il suo 3’48“88, che gli consegna un poco soddisfacente quinto posto, ma sufficiente per la finale. Miglior tempo della batteria di competenza all’Irlandese Daniel Wiffen. Complessivamente una gara non veloce. Nella quinta batteria della mattinata dei 50.farfalla, Elena Di Liddo aveva concluso in quinta posizione in 26“84, 64 centesimi in meno della velocissima olandese De Waars Bene Infine la gallipolina: Federica Toma nella mattinata aveva vinto la sua batteria, la terza della mattinata con 2’01″25 dei 200 stile libero. Dunque, quasi due anni dopo la grande abbuffata di medaglie dell’Europeo, gli azzurri si ritrovano al Trofeo Sette Colli, nella piscina dei trionfi al Foro Italico per proiettarsi verso Parigi 2024. Ai blocchi di partenza, da ieri quasi 1000 atleti in rappresentanza di oltre 50 nazioni.