Nuoto, Benedetta Pilato d’argento agli Europei di vasca corta nei 100 metri rana

L’argento le dona comunque una meravigliosa luce, anche se da lei è sempre lecito aspettarsi il metallo più nobile. Benedetta Pilato raccoglie dall’albero dei sacrifici e del gran lavoro un altro prezioso frutto, uno splendido secondo posto nella gara dei 100 metri rana in vasca corta agli Europei in corso di svolgimento a Otopeni, in Romania.

La tarantina ha conquistato il primo alloro “torinese” della sua nuova vita professionale con una gara in cui si dimostra esplosiva nelle prime tre vasche, perdendo qualche colpo nell’ultima. Il tempo di 1’03”76, appena un quinto di secondo in ritardo sul suo record italiano di 1’03”55 ottenuto a Budapest nel 2021, non è sufficiente per arginare la potente e costante bracciata della estone Eneli Jefemova, che ha chiuso in 1’03”21. L’atleta ionica, in corsia 6, parte fortissima (tuffo ai blocchi con 0”65, Jefemova 0”63) e domina per tre quarti della gara. Il passaggio ai 50 metri è timbrato con un devastante 29.30, che non sfiducia Jefemova, in corsia 5, che fa segnare un ottimo 29”97. Al terzo tocco della lastra il cronometro di ferma a 45.87 per la pugliese con un vantaggio di 64 centesimi. Il parziale degli ultimi 25metri rende bene l’idea del vistoso calo, perché se la vincitrice percorre il tragitto in 16”70, Pilato va quasi a lambire i 18 secondi e cioè 17”89. Il bronzo va alla nuotatrice dei Paesi Bassi Tes Schouten (corsia 4) con 1’04”04, che partiva dal blocco numero 4. L’altra azzurra, la genovese Martina Carraro, vincitrice due anni fa nell’edizione russa di Kazan, è arrivata settima con un più modesto 1’05”.47, in linea con il tempo di accesso alla finale di (1’05”28).

«Forse ho esagerato un po’ – ammette Pilato al microfono della Rai, con il suo classico ampio e sincero sorriso – ma per le mie caratteristiche forse avrei dovuto dare così. Ci ho provato, sapendo che sarebbe stato difficile, però 1.04 è un tempo che non nuotavo da un po’ di tempo, quindi sono contenta». Pilato ribadisce il concetto, sottolineando tutta la sua grande soddisfazione: «Non sono delusa, anche perché 1.03”20 adesso non ce l’ho. È stata una bella gara, sono partita forte e forse ho esagerato, però sono contenta. Mi impegno sempre al massimo, ma avendo centrato l’obiettivo di questa prima parte della stagione (la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi del 2024, ndr), sto partecipando a questo europeo con una maggiore leggerezza d’animo». Questo è lo spirito giusto, con cui immergersi in piscina perché, qualunque sia il titolo in palio, «competere ad alto livello è sempre bello, così come lo è – conclude – farsi valere. E poi questa è la prima medaglia in vasca corta, quindi sono contentissima».

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