Sta nascendo un nuovo Bari, dalle macerie di quello che si è salvato per il rotto della cuffia lo scorso 23 maggio nella notte di Terni. È in corso un vero e proprio azzeramento totale che coinvolge tutte le macrosfere della squadra pugliese. Si parte dall’area area tecnica, con nuove facce ai fianchi del deus ex machina Valerio Di Cesare, promosso dirigente e con un ruolo da chiarire prossimamente, ma già operativo. Accanto all’ex capitano del Bari probabilmente Giuseppe Magalini, mentre in panchina la scelta è ricaduta su Moreno Longo. Il nuovo terzetto biancorosso dovrà di conseguenza ricostruire un Bari spolpato da un’annata tribolata, con tantissimi giocatori in prestito che non sono stati riconfermati. L’unico a rappresentare l’anello di congiunzione tra passato e presente è Peppe Sibilli, riscattato giovedì scorso a fronte di un investimento di 600.000 euro versati nelle casse del Pisa.
Per il resto c’è una tabula rasa, con tanti addii a dir la verità senza grossi rimpianti.
Da Brenno a Edjouma: fuori tutti
A spiccare nel nugolo dei giocatori non riscattati le due scommesse estive di Ciro Polito: il brasiliano Brenno e il francese Edjouma. Il portiere verdeoro ha disputato ben 33 gare in campionato senza mai convincere a pieno. Nella seconda parte di stagione, a causa dei tanti errori commessi, Brenno ha perso il posto a favore di Pissardo, decisivo con le sue parate nella salvezza del Bari. Costato mezzo milione di euro, Brenno non è stato confermato e tornerà così senza rimpianti al Gremio. Discorso simile per Edjouma, giunto con la nomea del post Folorunsho e oggi rispedito al mittente in Romania. Edjouma è arrivato in Italia in prestito con diritto di riscatto legato alle presenze o alla promozione in Serie A del Bari dal FCSB. Una stagione incostante quella del possente gigante francese, dove, con qualche lampo, ha insaccato la palla in rete per ben 2 volte, ma senza mai convincere a pieno. 22 le sue partite in biancorosso, con la sensazione di un feeling mai sbocciato con spogliatoio e ambiente.
Il rimpianto Nasti
Tra i giocatori per cui non è stata esercitata l’opzione anche Marco Nasti, che è tornato così al Milan. Il club biancorosso ha deciso di rinunciare la cifra pattuita in sede di trattativa la scorsa estate, con il Milan che comunque vantava un diritto di contro-riscatto che avrebbe in ogni caso esercitato, per continuare a mantenere il cartellino. In ogni caso il Bari quest’anno ha maturato un’eccellente cifra per premi di valorizzazioni legati a Nasti, superiore ai 700mila euro. Ora l’attaccante classe 2003 inizierà il ritiro col Milan, ma l’intenzione del Diavolo è quella di fargli proseguire il percorso di crescita in A, con Empoli e Parma interessate. Il classe 2003 lascia così Bari con un buon bottino di 6 gol in 35 presenze.
Gli altri addii
Sono andati via anche tanti oggetti misteriosi di un’annata singolare: Guiebre, capace di racimolare appena 4 presenze; Acampora, arrivato coi crismi del top player di centrocampo; Aramu e Diaw, i fiori all’occhiello della campagna estiva e finiti ai box per infortuni e scelte tecniche.