Le pari opportunità e un progetto tutto in rosa. È il “leitmotiv” della Fortitudo Grottaglie femminile, la prima società di calcio giovanile della provincia di Taranto ad avere dedicato un progetto alle piccole atlete divise nella categoria primi calci, under 12 e 15.
Le “pink” nate nel 2019 sono cresciute numericamente (agli albori erano solo 6 le calciatrici) in maniera esponenziale come sottolinea Francesco Quaranta, direttore sportivo della Fortitudo. «Questo progetto – spiega – nasce dalla voglia di un paio di bambine che avevano voglia di giocare a calcio, con gli anni sono diventate oltre quaranta bambine e quotidianamente si aggiunge qualche nuova calciatrice. Questo successo è stato inatteso anche per noi, quest’anno parteciperemo al campionato regionale; sottolineo che nella scorsa annata calcistica a giugno abbiamo disputato un campionato nazionale a Gabicce Mare nel quale siamo arrivati secondi alle spalle del Lecco. Per il resto siamo molto soddisfatti del livello che abbiamo raggiunto».
Tanta passione, impegno e voglia di migliorarsi da parte delle giovani atlete e soprattutto emerge il concetto di “gruppo” come sottolinea Siriana Gaglione, capitana della formazione Under 15: «È un’esperienza unica che consiglio a tutti, abbiamo formato un gruppo molto unito come una famiglia grazie ai mister e a tutto lo staff. Abbiamo fatto molte esperienze insieme e continueremo al meglio il nostro percorso”. Sulla stessa lunghezza d’onda la giovanissima Elisa Strummiello, giocatrice della formazione Under 12: «È una bella esperienza e soprattutto è bello stare in compagnia con le altre giocatrici, anche perché è una squadra femminile e non ce ne sono molte in giro».
Da domenica inizierà il campionato regionale con l’esordio contro il Carovigno. Al riguardo il tecnico Tiberio Strummiello afferma: «Sarà la nostra prima esperienza in un campionato regionale e non siamo assillati dal risultato. Cercheremo di raccogliere in campo i frutti del lavoro, della voglia e del sudore di queste ragazze che sono veramente straordinarie».