Il Bari torna a fare punti in trasferta dopo ben quattro sconfitte consecutive. Il pari col Modena muove la classifica, sebbene la zona playout sia sempre ad un passo.
Il tecnico dei galletti Beppe Iachini non nasconde il proprio rammarico: «Dovevamo uscire dal campo con un altro risultato, anche oggi sono rammaricato. È mancata precisione nell’ultimo passaggio, attenzione nei particolari, soprattutto nel primo tempo. Non abbiamo sviluppato le manovre che avevamo preparato alla vigilia. Nella ripresa abbiamo anche iniziato bene, stavamo giocando noi, c’è stato poi questo episodio sfortunato, un rigore casuale. La squadra non ha mollato, ha giocato, poi abbiamo segnato finalmente con un bello schema su palla inattiva. Abbiamo avuto le occasioni con Aramu, Bellomo e Colangiuli per passare in vantaggio. Dobbiamo continuare su questa strada. L’atteggiamento è sempre stato giusto, dobbiamo insistere. Se il Modena è uscito tra i fischi vuol dire che li abbiamo impensieriti».
Iachini parla della gestione dei cambi, con Sibilli e Puscas usciti a fine primo tempo: «Sibilli aveva preso un’ammonizione ed era nervoso, rischiava di venire espulso. Puscas era rientrato da 4 giorni della nazionale rumena, questo ha fatto sì che cambiassi subito. Ho messo Colangiuli, un ragazzo che attacca bene la profondità, ti impensierisce sempre i difensori avversari. È entrato molto bene, con spirito e veemenza. Volevo lasciarlo fino alla fine, poi Di Cesare e Maita avevano i crampi e ho dovuto cambiarlo».
A Modena si sono rivisti Aramu e Diaw: «Mattia è rientrato con noi da 5 giorni. Ha lottato e corso, andando anche vicino al gol, dando partecipazione e spinta. La sua qualità la conosciamo, ci auguriamo che possa dare una mano anche nel piano realizzativo. Diaw è fuori da 4 mesi, avrei voluto dargli qualche minuto in più, ma anche parlando con lui non c’erano i presupposti. Ora vogliamo che sia dei nostri in questo finale».
Decisivo ai fini del pari Raffaele Pucino, che ha trovato il primo centro stagionale: «Ci serviva rimetterla in piedi e fare punti, era troppo importante non perdere. Noi stessi non sappiamo darci una risposta a questa annata. In questi mesi ho sempre assorbito tutto il marcio, poi quando si riesce a prendere una rivincita personale e di squadra fa piacere. I tre punti ci avrebbero dato maggior forza, ma con la Samp non meritavamo di perdere. La preoccupazione per la situazione c’è, ma dobbiamo trasformarla in forza. Ci dobbiamo fare un esame di coscienza, ogni annata è diversa. Gli uomini devono fare la differenza e so che in questo spogliatoio ci sono tanti uomini, e da uomini dobbiamo venirne fuori».
La dedica per il gol: «A mia moglie e le mie figlie, ma anche a chi non gioca. Mi sono trovato fuori parecchio tempo e so cosa si passa. In questo momento c’è gente come Maiello e Bellomo, con cui ho condiviso forti emozioni lo scorso anno, che soffre in panchina».