Mister Boscaglia garantisce: «Chajia farà innamorare Bari»

«Al livello di qualità e del potenziale è un calciatore da serie A». Mister Roberto Boscaglia mette la sua firma a garanzia del trasferimento a Bari di Moutir Chajia, che fu allenato dal tecnico siciliano già ai tempi della panchina del Novara e della Virtus Entella. Il 26enne trequartista belga, di origini marocchine, ha risolto gli ultimi ostacoli burocratici necessari per separarsi dal Como, dove ha vissuto le ultime due stagioni proprio sotto la guida del neo allenatore biancorosso Moreno Longo, pronto a riabbracciarlo a Roccaraso. Manca solo l’ultimo step formale affinché Chajia diventi un calciatore del Bari. Già sulla scrivania del ds Magalini un contratto biennale. Dopo gli arrivi di Favasuli, Obaretin, Sgarbi e Manzari quello dell’ex Como è il primo movimento di calciomercato destinato a rinnovare la lista dei 18 over.

I numeri

Il classe ’98 può considerarsi uno dei profili più esperti della serie B: 105 presenze nel campionato cadetto. Pur trattandosi di un attaccante non è il gol la sua dote migliore: solo 4 le marcature. Più virtuoso il rendimento nei panni di rifinitore, con 10 assist all’attivo. Nonostante sia dotato di un fisico prorompente e di una tecnica notevole, Chajia finora non è mai riuscito a compiere il definitivo salto di qualità, soprattutto a causa di guai fisici, più o meno gravi, che hanno rallentato e non poco la carriera e la crescita del calciatore.

La benedizione di Boscaglia

«Il ragazzo potenzialmente ha qualità tecniche infinite. Purtroppo durante il suo percorso ha avuto qualche intoppo, ma non credo che in serie B ci siano così tanti giocatori più forti di lui nell’uno contro uno. A livello tecnico credo che sia uno dei più forti in assoluto nella categoria. Ha grande forza nelle gambe. Più gioca, più sta bene. Il Bari dovrà essere attento a non abbandonarlo durante la strada, perché uno come lui in campo può fare la differenza». Secondo l’allenatore di Gela sarà cruciale la gestione del 26enne belga-marocchino affinché possano emergerne tutte le qualità: «Proviene da una cultura diversa. È un calciatore che deve essere seguito, direi anche un po’ coccolato. Deve sentire la fiducia addosso per potersi esprimere al meglio. Bari la grande occasione? Sì, non solo per quello che rappresenta la città dal punto di vista calcistico. Il ‘San Nicola’ è lo stadio giusto per motivarlo. In un contesto del genere Moutir si può esaltare. È l’attaccante che può far innamorare i tifosi biancorossi».

L’inquadramento tattico

A tracciare l’identikit è ancora Boscaglia: «Con me ha fatto il sottopunta, la mezzala e l’esterno, ma secondo me è un giocatore che bisogna lasciare libero di spaziare sulla trequarti. È lì che si esalta, negli ultimi 25 metri può sempre inventare la giocata. Possiede un dribbling secco, vede benissimo anche la porta, è un buon assistman ma, ripeto, bisogna dargli fiducia».

L’esordio col Novara

Accadde tutto il 4 aprile 2017, nel match esterno perso 2-0 contro la Spal, nella 34esima giornata di serie B, alla prima stagione in Italia: il battesimo di Chajia con il campionato italiano avvenne al minuto 77, subentrando al posto dell’ex centrocampista del Bari Francesco Bolzoni. La gara terminò 2-0 in favore dei padroni di casa. «Lo feci esordire quando era 18enne, perché vidi in lui le caratteristiche di un giocatore importante, davvero forte».

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