Si chiude dopo quattro stagioni l’avventura di Mirco Antenucci al Bari. Ad annunciare l’addio dell’attaccante è la stessa società giallorossa: «Con te abbiamo gioito, pianto, sofferto e combattuto. A ogni passo fatto insieme, insieme siamo cresciuti», si legge in una nota.
La società ringrazia Antenucci per «l’esempio, la dedizione, l’impegno e per aver scritto insieme a noi un capitolo importante della storia biancorossa» e rivolge al calciatore un «in bocca al lupo»: «Ricorda, questa sarà per sempre casa tua».
Antenucci lascia Bari dopo 141 partite giocate e 63 gol realizzati, secondo miglior marcatore di sempre della storia biancorossa ed è lo stesso numero 7 a dedicare un messaggio ai baresi: «Qui ho trovato dei tifosi meravigliosi, amici, compagni di squadra e una città bellissima. Come in ogni ciclo e come in ogni cosa della vita purtroppo c’è un inizio e una fine. Pensavo di finire la carriera qui a Bari, ma la vita ci sorprende sempre», scrive Antenucci che fino a qualche giorno fa sembrava destinato a restare in biancorosso ma gli ultimi, spiega, «sono stati giorni difficili, avevo una scelta da dover prendere, una scelta professionale, ma soprattutto una scelta di vita. Sono stato molto combattuto, diviso a metà… una parte del mio cuore mi diceva di rimanere, l’altra di andare. Alla fine ho deciso di lasciare Bari, ma non è stato semplice e di certo non è stata una scelta fatta per soldi. Chi mi conosce lo sa – prosegue -, ho bisogno di sentirmi al centro di un progetto, protagonista, un valore aggiunto per il mio club, anche a 39 anni e sempre nel rispetto di scelte e ruoli. Credo che il calcio non abbia età e soprattutto credo fermamente nell’insindacabile giudizio del campo».
Poi i ringraziamenti alla società e al presidente Luigi De Laurentiis «per avermi accolto 4 anni fa; abbiamo condiviso tante gioie, ma anche dolori», si legge nel messaggio d’addio dell’ormai ex attaccante biancorosso.
Non manca un po’ di rammarico per come è finita l’ultima stagione: «Davvero pensavo che quel rigore a Cagliari, al 94’, avrebbe potuto aprirci le porte della Serie A, ma il calcio è così, alle volte ti lascia profonde ferite».
Antenucci si dice orgoglioso di «aver indossato la maglia biancorossa numero 7. Lascio con un campionato vinto, 2 finali play off e con 63 gol, secondo miglior marcatore della storia di questo glorioso Club. Vado via con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo. Grazie per tutti i messaggi che mi avete inviato in questi giorni, mi hanno fatto commuovere. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato insieme a me e che rimarranno per sempre nel mio cuore» come la città che, insieme alla famiglia lo ha «adottato. Resteremo per sempre legati a questa terra… la mia terza bimba Alice è nata qui. Vi vogliamo bene davvero!».