Monica Priore nasce a Mesagne in provincia di Brindisi il 4 febbraio 1976 e scopre di essere affetta dal diabete mellito tipo 1 a soli cinque anni. La sua famiglia e lei in prima persona, dopo l’iniziale smarrimento, non si sono dati per vinti e hanno iniziato la convivenza con questa malattia lottando e pensando positivo. Si trattava di trovare il giusto equilibrio, di riuscire a conoscerne le peculiarità così da poterle gestire, in modo da ridurre i possibili limiti alla normale vita quotidiana, invece che farsi risucchiare e affondare. Ecco perché per Monica la metafora della sua vita fa riferimento al mare.
Non potrebbe essere diversamente, visto che lei con l’acqua ha un rapporto particolare. L’acqua è il suo elemento e il nuoto è lo sport che le ha dato soddisfazioni, oltre che il coraggio di vivere fianco a fianco con il diabete. Monica ci ha svelato come è nato il suo riscatto sociale.
La scelta e cambio di passo
Su come é nata l’esigenza di passare ad uno step così probante e impegnativo, la Priore ha risposto: «È nata da una non comprensione del sistema sociale che mi circondava, io mi sentivo diversa rispetto ai miei coetanei perché avevo ed ho una routine medica da seguire da cui dipende la mia vita, il senso di diversità che percepivo era alienante e anche il ‘vittimismo’ in cui la società mi faceva cadere era insopportabile. Avevo ed ho qualcosa in meno degli altri, questo sì, ma non volevo sentirmi inferiore a loro, non volevo essere messa in un angolo e trattata con sufficienza. Da questo e molto altro è nata l’esigenza di un riscatto personale».
Stretto di Messina e Golfo di Napoli
Il 21 luglio 2007 ha attraversato a nuoto lo Stretto di Messina risultando la prima diabetica di tipo 1 al mondo a compiere un impresa del genere, a dir poco memorabile. Il suo ricordo: «Essendo stata la mia prima impresa sportiva, avvenuta in un periodo storico in cui i medici sconsigliavano l’attività fisica alle persone con diabete tipo 1 e trattandosi di una disciplina di nuoto in acque libere, all’epoca non molto conosciuta e praticata, in cui nessuno con il mio problema di salute fino ad allora si era mai cimentato, devo dire che è stata una grandissima emozione unita ad un poco di incoscienza. Dentro di me avevo una voce che mi diceva che dovevo farlo ed ho seguito il mio istinto che non mi ha tradito. Alla fine della traversata ero fiera di me, tutte le persone che fino a quel momento mi avevano detto che non potevo farcela, che ero una ‘pazza’, che con il mio problema una cosa del genere era impensabile, si sono dovute ricredere e questo per me è stato il punto di svolta che mi ha permesso di comprendere che con spirito di sacrificio e abnegazione le cose possono cambiare». Un’altra impresa “storica” l’ha realizzata il 4 settembre 2010, quando ha percorso a nuoto i ventuno chilometri che separano Capri da Meta nel Golfo di Napoli.
Altri grandi meriti
Tra le sue imprese e belle pagine che la pugliese Priore sta scrivendo, è stata insignita (a novembre 2016) col titolo di ‘Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana’ dal Presidente Mattarella per l’importante contributo dello sport nel superamento dei limiti derivanti dalla malattia. Una medaglia consegnata al Quirinale il 2 febbraio 2017. Scrittrice anche di due libri: “Il mio mare ha l’acqua dolce” nel 2014 e l’ultima fatica letteraria: “Il grande salto – Storia di un delfino che ha spiccato il volo”.
Federdiabetici Puglia
Nel 2023 viene eletta presidente della Federdiabetici Puglia Aps ed entra a far parte del consiglio direttivo di ‘Diabete Italia’, la prima rete associativa nazionale che racchiude oltre 150 associazioni. Sul suo prestigioso e di responsabilità come incarico ha detto: «Il mio impegno da presidente della Feder Diabetici Puglia ApS richiede la stessa abnegazione che è stata necessaria per la preparazione e l’effettuazione delle mie imprese sportive, porto avanti la voce delle associazioni di volontariato che si occupano di diabete in Regione ed attualmente quello a cui puntiamo è ottenere più uniformità nella cura e nell’assistenza delle persone con diabete in Puglia, come anche riuscire ad avere le migliori terapie e la migliore tecnologia medica su tutto il territorio. Un paziente curato bene oggi, abbatte notevolmente i costi sanitari, perché non contrarrà complicanze domani. A volte si osserva in maniera miope il problema, pensando ad un risparmio economico immediato, senza tener conto che investire nelle migliori terapie e in un’assistenza più organizzata e attenta, porta ad un risparmio notevole sul lungo periodo».
Prossima tappa
Chiusura sulla prossima tappa e sogni: «Come atleta ho già effettuato il mio nuovo record personale nello Stretto di Messina a luglio. La prossima tappa sportiva mi vedrà gareggiare nella competizione ‘FIN Mediterraneo Open Water’ a Taranto il prossimo 21 Settembre».