Su tutti spicca Ciro Polito. L’uomo che ha cambiato la storia recente del Bari, ma anche dell’Ascoli. Il dirigente sportivo campano aveva assunto l’incarico di responsabile dell’area tecnica del club marchigiano a dicembre del 2020, in un momento molto complicato per i bianconeri, di fatto con un piede in Serie C. Sei mesi di gestione sono bastati a Polito per compattare il gruppo, condurlo alla salvezza e addirittura porre le basi per il futuro. Decisive anche nella parentesi ad Ascoli intuizioni risultate vincenti sul mercato, a partire dalla chiamata del tecnico Andrea Sottil, poi finito all’Udinese al termine del campionato 2020-2021. Determinanti anche gli arrivi, sotto la regia del ds, degli attaccanti Federico Dionisi e Bidaoui. Un’impresa vera e propria quella dell’ex portiere della J. Stabia, poi però culminata con l’addio a fine stagione, anche per divergenze con la società sui programmi. Poco tempo dopo lo strappo è stato poi annunciato il suo passaggio al Bari.
A guidare la pattuglia di ex in campo è Raffaele Pucino: il terzino casertano è il giocatore tra i biancorossi con più presenze nelle Marche. Ben 50 i gettoni e due reti collezionati dal 31enne campano nel biennio ’19-’21. «Ho passato due anni intensi. Eravamo partiti con un obiettivo, ma poi ne abbiamo raggiungo un altro. Nell’ultima stagione, con Polito, abbiamo fatto qualcosa di miracoloso», ha raccontato il laterale destro del Bari, proiettandosi verso la sfida del S. Nicola. Periodo non semplice per Pucino ad Ascoli, assente nel suo primo anno in bianconero per 15 partite a causa di problemi fisici, prima di natura muscolare e poi per un trauma subito al ginocchio.
Secondo ex di rilievo è Mirco Antenucci: una sola stagione ad Ascoli, ma da incorniciare: campionato di Serie B 2009-2010, 40 presenze su 42, delle quali 38 da titolare e un bottino di ben 24 reti messe a referto.
Più staccati dai primi due Cangiano e Bellomo: il centrocampista di proprietà del Bologna, prima del prestito in estate verso Bari, era stato ceduto nella stagione precedente, sempre a titolo temporaneo, ad Ascoli. 25 presenze per il 20enne napoletano, con un gol messo a segno nella vittoria interna con la Reggina, nella 17esima giornata del torneo.
Gara da ex anche per il fantasista di Bari Vecchia. La carriera vissuta in giro per l’Italia ha portato Bellomo a vestire la maglia del Picchio nella prima parte di stagione del campionato di Serie B 2015-2016, per poi essere girato in prestito dal Chievo proprio ai biancorossi. Parentesi quest’ultima non molto fortunata per il 31enne. Tutta un’altra musica invece in questo avvio di stagione, nel quale l’attaccante è riuscito a ritagliarsi uno spazio di rilievo, a suon di prestazioni positive e un atteggiamento ben più maturo di allora. Bellomo nel corso di una video intervista realizzata dalla Ssc Bari tra le strade del Borgo Antico, che lo hanno visto crescere, ha rivelato un retroscena del suo recente approdo in biancorosso: «In estate ho incontrato Polito a Bari Vecchia, insieme ad un amico in comune, così ci siamo conosciuti. Gliel’ho buttata lì, dicendogli che se avesse voluto una mano, sarei stato pronto a darla. Mi rispose che ne avremmo riparlato a fine campionato. Non ho mai parlato di contratto. Gli dissi che avrei potuto firmare anche in bianco; fosse stato per me non sarei mai andato via. Cosa mi colpisce di Polito? È uno di noi, un uomo di strada. Per lui vale più una stretta di mano che carta e penna.»
Intanto sulla sponda Ascoli partita da libro cuore per l’ex portiere Guarda e Mirko Eramo: il primo protagonista della «meravigliosa stagione fallimentare», il secondo, di Acquaviva delle Fonti, cresciuto nel settore giovanile del Bari, con sette presenze in prima squadra.