A Salerno senza Marco Baroni. Il Lecce dovrà rinunciare a lui perché l’allenatore è stato squalificato per un turno a causa di una espressione blasfema che il mister avrebbe proferito al ritorno negli spogliatoi dopo la discussa partita dei salentini col Monza, allo stadio “Via del Mare”.
Sfida ancora foriera di polemiche, suscitate dagli assurdi errori dell’arbitro Luca Pairetto. Sviste che, pare, al fischietto piemontese costeranno tre giornate di squalifica e il dirottamento in sala moviola. Poi ricomincerebbe ad arbitrare a in serie B. Ma anche l’addetto alla moviola, tal Antonio Di Martino, non sarebbe esente da colpe per quei rigori sacrosanti ma non visti. E infatti il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha chiesto la registrazione dei dialoghi fra la sala della video-assistenza all’arbitro e lo stesso Pairetto.
Durante una trasmissione televisiva, l’altra sera, il timoniere del club giallorosso ha riferito: «Quello che mi fa piacere che dai confronti avuti con i vertici arbitrali sia emerso che sono due errori gravi e oggettivi. Per distribuire le responsabilità sarebbe utile ricostruire i dialoghi tra arbitro e sala video e abbiamo richiesto anche i dialoghi, perché bisogna capire cosa si sono detto e lo sapremo, ovviamente». Il danno però è ormai compiuto. Ora come club vogliamo vedere che conseguenze avranno questi due errori sui diretti interessati. Lecce e Monza si affrontavano in un delicato incontro per la salvezza. «I punti persi ieri (domenica; ndr) non ce li restituirà nessuno – ha fatto notare, Sticchi Damiani – , ma per essere rispettati, come siamo su tutti i tavoli, abbiamo degli strumenti che ci fornisce il sistema. La cosa importante è che questi episodi provochino voglia di andarci a riprendere il maltolto sul campo».
I giocatori hanno già voltato pagina. Oggi nuovamente si alleneranno all’Acaya golf resort, in mattinata, per preparare la sfida con la Salernitana. Strefezza e Persson si allenano ancora a parte, mentre Rèmi Oudin, l’ultimo arrivato nel Lecce, prova a recuperare in fretta la migliore condizione atletica. L’ala francese giunta dal Bordeaux, trequartista all’occorrenza, è stata presentata ieri mattina alla stampa.«Non sono ancora al top in questo momento, però essendo arrivato qualche settimana fa, ogni giorno mi sto caricando un po’ di più» ha riferito il venticinquenne, che il giallorosso ha esordito a Torino, giocando al secondo tempo del confronto coi granata. Si è descritto molto tecnico e al servizio del gruppo per segnare e fornire assist. Non ha ancora imparato l’italiano, ma ha già capito qualcosa della serie A:«È un campionato di un livello alto, è molto fisico e anche veloce. Spero che negli anni che rimarrò qui a Lecce faremo delle cose importanti in questa squadra».
Qualche nozione sull’italica pedata gliel’ha fornita dal senegalese M’Baye Niang, suo compagno di squadra a Bordeaux: «Mi ha un po’ spiegato come si gioca nel campionato italiano e le difficoltà caratteristiche di questa competizione. E questo mi ha molto aiutato non avendo ancora giocato». Al Reims il neogiallorosso ha assaporato la conquista della permanenza nella massima divisione. Il consiglio al Lecce: «Quel che è più importante è fare il nostro gioco, vincere le partite, fare tanti gol ». Già, ammesso che gli arbitri non ci si mettano di traverso.