Baschirotto nell’insolita veste di difensore centrale qualora Cetin risentirà ancora della lieve distorsione alla caviglia. In Salento piove. E piove sul bagnato della retroguardia giallorossa. Si profila l’ennesima defezione in mezzo a tale reparto del Lecce, dopo l’infortunio di Dermaku e quello di Tuia. Contro l’Inter, stasera, per il primo atto del campionato di serie A, i giallorossi non disporranno nemmeno del mediano Askildsen, afflitto da gastroenterite. Nota positiva invece, riferita ieri pomeriggio da Marco Baroni in conferenza stampa allo stadio “Via del Mare”, è che la squadra salentina sta bene. «Stiamo affrontando una partita bellissima – ha sottolineato l’allenatore del Lecce – davanti ad un pubblico come il nostro numeroso, che, credo, dovrà rappresentare la nostra forza. Affrontiamo sicuramente la squadra più forte, questo non lo dico certo io. È una squadra che vanta anche diciotto giocatori dello scorso anno, la stessa guida tecnica e un sistema di gioco rodato, con dei grandi campioni. Noi, lo sapete, siamo in costruzione, ma questo non dev’essere un alibi, ma una consapevolezza nostra. Per diventare squadra occorre tempo». Come fare per crescere in fretta? «Quello che ci serve per accelerare è una prestazione di grandissima applicazione, attenzione, dedizione, corsa».
Incubo Lu-La
Lecce senza adeguata copertura in mezzo alla difesa: quali consigli dal mister, che è stato un valente stopper, a chi dovrà arginare Lukaku e Lautaro? «Anche se uno gioca nel ruolo non suo, deve richiamare la grande applicazione, dedizione, attenzione: solo questo puoi mettere di fronte a dei grandi campioni e a un club prestigioso e importante come l’Inter». Dunque, Baschirotto sarà piazzato sulla mole fisica di Lukaku? «È chiaro che in questo momento dobbiamo ricorrere a degli adattamenti» ha sottolineato, mister Baroni.
Nuovo tridente
Il quale poi non si è sbottonato sul tridente offensivo: «Abbiamo qualche soluzione. Anche lì abbiamo un giocato arrivato da poco tempo». Riferimento a Federico Di Francesco, che probabilmente sarà impiegato dal primo minuto. In avanti invece certe la presenza della punta centrale Ceesay e quella dell’ala destra Strefezza.
A centrocampo, assente Askildsen e Blin sacrificato al centro della difesa, forse opererà Helgason. Chi sarà il capitano dei giallorossi? «La fascia, è chiaro che non è una cosa che buttiamo per l’aria, quindi voglio parlare prima con il diretto interessato».
E il mistero sarà svelato poco prima del calcio d’inizio, fissato alle 20.45, quando le squadre entreranno sul rettangolo verde di un gremitissimo “Via del Mare”.