Lecce scatta l’ora di Pierotti: «Sassuolo? Vietato rilassarsi. Pronto a giocare dall’inizio»

Il volto del momento felice e sorridente del Lecce, in queste ore, è sicuramente Santiago Pierotti. L’argentino ventitreenne, arrivato nel Salento nel mercato di gennaio, è stato ospite di Tele Rama, nella trasmissione Piazza Giallorossa, e ha raccontato un po’ di dietro le quinte.

Una grande emozione, quella vissuta in questi giorni, quando tutti i tifosi gli hanno tributato un caloroso apprezzamento e tutti i riflettori mediatici sono su di lui. «Desideravo da molto e stavo lavorando per questo momento molto importante per me e per la mia famiglia». Si è parlato subito di quello che ha fatto Pierotti sabato in campo servendo l’assist generoso a Sansone invece di tirare in porta. «L’ho visto solo e servirlo era più importante di un mio traguardo personale. La squadra viene prima dell’io. È stato tutto così veloce, non ci ho pensato, ho agito». Segno che c’è un bel rapporto nell’ambiente giallorosso, e la dimostrazione sono le parole di Sansone alla fine della gara. «Mi ha ringraziato, dicendomi che avevo fatto qualcosa di molto bello. Che non tutti l’avrebbero fatta. Io in realtà in un primo momento non l’avevo visto. Poi l’ho notato con la coda dell’occhio».

Quanto al mercato, Pierotti è stato al centro di una trattativa che vedeva impegnate anche Torino e Napoli. «Ho parlato con Corvino che ha visto in me un potenziale; per me la sua opinione era molto importante. Abbiamo avuto diversi colloqui e mi sono fatto guidare dalla stima che ho verso di lui». Parole di elogio non solo per Corvino, ma per tutta la società da parte dell’attaccante argentino: «Sono molto grato a tutti, perché dal primo momento mi hanno dimostrato grande fiducia». Anche con i tifosi sembra esserci sintonia: «Trovo che siano molto simili a quelli argentini, soprattutto per il calore che ci mettono. È bello avere il loro affetto, spero di ricambiare la loro fiducia. So che si aspettano grandi cose e cerco di ripagarli, prima di tutto con la gratitudine. Conosco Pasculli e la sua storia; so che è stato un idolo, qui». Sabato pomeriggio Pierotti, prima di entrare in campo, ha effettuato un doppio riscaldamento e una volta terminato si è fermato vicino alla bandierina a guardare la partita. A chi gli ha chiesto la motivazione di una scelta così strana, ha risposto che lo fa sempre per studiare e vedere quello che succede in campo, per essere pronto quando è il momento di entrare. «Gotti mi ha chiesto di fare la seconda punta – ha continuato Pierotti – coprendo bene e dando pressione e di approfittare delle occasioni. Credo di aver fatto bene». Ma qual è il ruolo preferito da Pierotti? «Nasco come trequartista, posso giocare dietro le punte al centro o a lato, è indifferente». Uno sguardo è stato dato anche al gol di Cerri in un primo momento convalidato poi annullato. «Dalla posizione in campo si vedeva chiaramente che il portiere fosse uscito con il pallone. Ma il tempo passava e questo fatto ci ha fatto preoccupare molto».

Domenica c’è il Sassuolo e Pierotti non ha dubbi: «Io sono pronto. Se mi chiederanno di giocare dall’inizio ci sono, lavoro per quello. Sarà una partita molto difficile, c’è bisogno di grande coesione. Non dobbiamo rilassarci».

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