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Lecce, Pantaleo Corvino “miglior direttore sportivo d’Italia”

Una lunghissima carriera da dirigente, impreziosita da colpi clamorosi e costantemente in azione per scovare talenti in ogni parte del mondo e valorizzare quelli nostrani. Affari che hanno scritto il nome di Pantaleo Corvino, attuale responsabile dell’area tecnica del Lecce, tra i più grandi dirigenti italiani di sempre. E così per il 73enne direttore sportivo…

Una lunghissima carriera da dirigente, impreziosita da colpi clamorosi e costantemente in azione per scovare talenti in ogni parte del mondo e valorizzare quelli nostrani. Affari che hanno scritto il nome di Pantaleo Corvino, attuale responsabile dell’area tecnica del Lecce, tra i più grandi dirigenti italiani di sempre. E così per il 73enne direttore sportivo nativo di Vernole, nel Salento, arriva un importante riconoscimento: il prossimo ventuno marzo, a Palermo, infatti, Pantaleo Corvino sarà premiato come “miglior direttore sportivo d’Italia”.

A consegnare il premio “Una vita per il calcio”, in seno alla manifestazione organizzata da “Conference403”, sarà l’avvocato Claudio Pasqualin, presidente onorario dell’evento.

Un altro importante traguardo, dunque, per Corvino, che soltanto un paio di settimane fa, durante l’amichevole contro i croati del Nk Varazdin, aveva ricevuto dal presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, alla presenza del vicepresidente Corrado Liguori e dei consiglieri d’amministrazione Dario Carofalo e Silvia Carofalo, un riconoscimento per celebrare le seicento partite in Serie A da direttore, totalizzate nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera, soglia raggiunta in occasione della quinta giornata di andata dell’attuale campionato di Serie A.

Dopo una lunga gavetta a Vernole e a Scorrano e dopo aver mosso i primi passi nel mondo del professionismo con il Casarano in Serie C1, club in cui ha lanciato, tra gli altri, Fabrizio Miccoli, e in cui ha portato giocatori come l’attaccante Cosimo Francioso e il portiere Paolo Orlandoni, l’attuale responsabile dell’area tecnica dei salentini ha legato il suo nome a soli tre club in tutta la sua carriera: il Lecce (in due diverse avventure), la Fiorentina (anche qui in due periodi differenti) e il Bologna. Amatissimo dai tifosi, con il Lecce Corvino ha scritto pagine importanti della storia giallorossa, soprattutto grazie al suo ottimo fiuto nell’andare a caccia di talenti. Già nella sua prima avventura, infatti, si era distinto come un abile talent scout, valorizzando il settore giovanile e portando in Salento promesse del calcio come il bulgaro Valeri Bojinov, l’uruguaiano Ernesto Javier Chevanton, il montenegrino Mirko Vucinic, l’argentino (poi naturalizzato italiano) Cristian Daniel Ledesma e l’ivoriano Axel Cedric Konan.

E intanto l’abilità nello scoprire talenti sta emergendo anche in questa seconda avventura a Lecce. Viene dalla Norvegia, infatti, l’ultima scommessa di Pantaleo Corvino, che in queste ore sta piazzando un colpo per la Primavera giallorossa. Si tratta di Bo Asulv Hegland, centrocampista norvegese classe 2004 proveniente dal Frigg Oslo. Un altro acquisto scandinavo, che rimpolpa ulteriormente una colonia che può già contare, grazie proprio alle intuizioni di Corvino, sul danese Morten Hjulmand, sul norvegese Kristoffer Askildsen, sull’islandese Johann Helgason e sullo svedese Joel Voelkerling Persson, a cui si aggiungono, nella formazione Primavera, il portiere finlandese Jasper Samooja e il suo connazionale Henri Salomaa, esterno offensivo.

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