Lecce, mister Gotti: «Contro il Milan una montagna da scalare. Sarà una partita diversa dalle altre»

Tutto pronto per Milan-Lecce, gara valevole per la 31esima giornata del campionato di calcio di serie A che si giocherà questo pomeriggio alle 15. Il Lecce ieri ha effettuato la consueta rifinitura al Via del Mare ed è partito alla volta di Milano con tutti gli effettivi convocati (ad eccezione sempre di Kaba e Dermaku). Del match ha parlato in conferenza stampa mister Gotti toccando più aspetti.

«Sarà una partita difficile – ha detto presentandola – come tutte le gare della serie A. Troviamo un Milan in forma sia dal punto di vista dei risultati che del morale. Una squadra diversa dalla Roma per come gestisce il campo. Del resto ha elementi e struttura diversa. Ci imporrà di cambiare alcune cose che noi abbiamo fatto bene contro la Roma».

Dopo una big, dunque, ne arriva un’altra e per Gotti ancora una montagna da scalare. «Se riusciremo a scalarla non lo so, ce lo dirà il campo. Ma è sicuro che la squadra si è allenata con intensità e i giocatori mi hanno dato segnali positivi. Il mio compito è quello di usare al meglio tutte le risorse che ho a disposizione». Un occhio a quello che è stato il Lecce visto in queste due uscite. Gotti ha fatto un paragone per dimostrare come si può gestire in maniera più proficua il campo. «A Salerno la squadra ha corso 126 chilometri, realizzando una delle migliori prestazioni numeriche della Lega. Contro la Roma solo 119 chilometri, correndo mezzo chilometro in meno a giocatore. Però mentre a Salerno abbiamo corso facendo fatica a rincorrere gli avversari, con la Roma lo abbiamo fatto meglio». Dal centrocampo passa il cambiamento della squadra, nonostante uno delle promesse giallorosse, Gonzalez, abbia avuto poco spazio.

Su questo Gotti è stato preciso: «Il mio obiettivo è di non fissarmi sulla schematicità – ha detto lasciando intendere che a San Siro è lecito attendersi un centrocampo leggermente diverso – ma dobbiamo adeguarci agli avversari. Con il Milan sarà una partita diversa rispetto a quelle fatte finora, e come tale dobbiamo affrontarla. Gonzalez è più una mezzala, ha delle qualità, mi dà delle cose grazie alle sue caratteristiche, ma è anche disordinato e questo per noi diventa un problema, non sempre possiamo permettercelo».

«Il Milan è un avversario temibile – ha detto guardando in casa d’altri – va a ondate. Un po’ ti travolge, un po’ ti fa rifiatare. Noi dobbiamo cercare di limitarli e fare il nostro. Quando giochi contro una grande squadra che sa cosa fare con la palla, devi gestire bene i tuoi palloni e devi anche osare avendo il coraggio e la personalità di gestire quelli difficili, anche prendendoti dei rischi». Si è tornato a parlare di attenzione verso le palle inattive, Gotti ha fatto il perfezionista: «Un allenatore non è mai contento al cento per cento. Contro la Roma sulle palle inattive non sempre siamo stati bravi. Il nostro obiettivo è migliorare sempre».

Continuando a parlare dei singoli, il discorso inevitabilmente è caduto su Banda. «Ha fatto una settimana intera – ha detto il mister – lavorando ogni minuto di ogni allenamento. È a disposizione come tutti gli altri».

Alla stesso tempo non si è sbilanciato sul modulo. «Contro il Milan, il fatto di avere ottimi esterni ci dà la possibilità di provare nuove tattiche – ha detto pensando al 4-3-3 – perché se ti sfaldi i rossoneri ti portano a spasso grazie alle loro individualità». Rispetto a De Rossi, Pioli ha più elementi per conoscere Gotti, al di là dei due match giocati. L’allenatore della Roma aveva ammesso di conoscere poco il Lecce, alla vigilia. «Pioli non ha bisogno di studiarmi, mi conosce. Abbiamo giocato contro tante volte. Sa come posso cercare di metterlo in difficoltà».

Infine ripensando all’impiego di Dorgu e quindi del doppio terzino Gotti si lascia andare ad una nuova interpretazione: «Siamo sicuri che Dorgu sia solo un terzino? Io all’apice della carriera me lo immagino terzino, ma ora, per le caratteristiche che ha, può fare anche altro».

COSI’ IN CAMPO

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Hernandez; Reijnders, Musah, Bennacer; Pulisic, Giroud, Leao.

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Ramadani; Almqvist, Piccoli, Banda; Krstovic.

ARBITRO: Luca Massimi, sezione di Termoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version