Lecce, la gioia di Baschirotto: «Una vittoria fantastica. Grazie ai nostri tifosi»

Che il tifo giallorosso fosse un fattore fondamentale per la squadra leccese era cosa nota, e si è visto in sede di campagna abbonamenti.

Il Lecce, infatti, con 21.247 abbonati è proiettato nella parte altissima della classifica dietro i campioni d’Italia del Napoli, le due milanesi, le due laziali e una tifoseria calda come quella genoana. Un dato impressionante, sempre sottolineato dalla dirigenza e dal parco giocatori di via Costadura. Corvino e Sticchi Damiani più volte hanno detto che le risorse economiche disponibili per il Lecce Calcio non sono proporzionate all’affetto e al calore del tifo che si respira nel Salento. Un’intera terra, e non solo Lecce città, pronta a spingere i propri beniamini verso lo scudetto giallorosso, ovvero la salvezza. Ma quello che si è visto domenica a Reggio Emilia ha raggiunto livelli impressionanti. Quattromila presenze nel settore Tribuna Nord, più altre centinaia sparse negli altri punti dello stadio. Verosimilmente queste ultime costituite dai numerosi fuori sede. Come sappiamo, e come spesso intonato dalle tifoserie avversarie per sfottò, i leccesi sono ovunque. Per lavoro, per studio e per altre ragioni, puoi trovarli in qualsiasi parte d’Italia. Contro il Sassuolo domenica, questo tifo e questa spinta hanno condizionato pesantemente uno scontro salvezza dove era importante portare punti a casa. E il Lecce, grazie al suo pubblico, lo ha fatto. Un muro giallorosso, come è stato definito dall’US Lecce, è stato presente dal primo minuto della partita per spingere i giocatori a dare il massimo.

Nel dopo gara il presidente Sticchi Damiani è corso sotto la gradinata a tributare il giusto riconoscimento ai tanti presenti. Il mister del Lecce, in conferenza stampa pre-gara, aveva scherzato su questo: «In ogni paese del Salento in cui vado, incontro gente che mi dice: «Ci vediamo domenica a Sassuolo». A quel punto mi sono domandato: «Ma quanti siamo?” È una cosa bella, ma anche una responsabilità enorme». A fine gara uno dei capitani dello spogliatoio leccese, Federico Baschirotto, ha sottolineato proprio questo: «Faccio i complimenti alla nostra gente, questa vittoria è stata anche merito loro: erano in tanti a sostenerci». Un calore, dunque, sentito fin dai giocatori che hanno praticamente giocato come fossero in casa. Un valore aggiunto che, in questa corsa per la salvezza, può fare la differenza. Sappiamo quanto sia caldo e affettuoso il popolo salentino, ma quando si parla di calcio la questione diventa seria. La parte organizzata del tifo giallorosso, in un campionato difficile, non ha mai fatto mancare il proprio apporto, compreso quando ha dovuto bacchettare i giocatori a darsi una mossa o invitare D’Aversa ad andare via, perché il campionato stava prendendo una brutta piega. Un rapporto, dunque, sempre felice e diretto quello tra il Lecce e i suoi tifosi, che caratterizza l’ambiente. È successo negli ultimi anni che ogni qualvolta sia arrivato un nuovo acquisto abbia detto sempre parole di profonda ammirazione per la piazza, perché qualcuno gli aveva parlato di quello che succede nel Salento. Una componente che a volte ha spinto dei giocatori, particolarmente sensibili a questo tema, a scegliere Lecce piuttosto che altre piazze più freddine. Il difensore punta anche alla convocazione all’Europeo.

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