Quattro gol in sette partite. L’impatto di Nikola Krstovic con la serie A è stato semplicemente devastante. Il bomber montenegrino ha già dimostrato di vivere per il gol nelle prime uscite stagionali. Arrivato in sordina dagli slovacchi del Dac Dunajska Streda, si sta rivelando l’ennesima intuizione vincente del responsabile dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, che in estate ha deciso di mettere sulle sue spalle il peso dell’attacco della squadra di mister D’Aversa.
Il centravanti ha davvero fame di gol e i quattro realizzati da quando è sbarcato in Salento lo fanno rientrare in una ristretta cerchia di giallorossi che hanno segnato la storia del Lecce. In base ai dati raccolti da Opta, infatti, con il gol realizzato al Sassuolo, Krstovic è diventato il sesto giocatore a segnare almeno quattro reti nelle prime sette partite di Serie A con la maglia del Lecce nell’era dei tre punti a vittorie. Insieme a lui, ci sono i centravanti Sasa Bjelanovic, Javier Chevanton e Cristiano Lucarelli, l’esterno offensivo Gabriel Strefezza e il trequartista Marco Mancosu.
E, come se non bastasse, ha dimostrato di saper segnare in ogni modo: ha impiegato soltanto una manciata di secondi nell’esordio del “Franchi” per farsi largo nella difesa viola e impattare con un potente colpo di testa il cross perfetto di Banda, agguantando la Fiorentina. Pochi giorni dopo si è ripetuto contro la Salernitana, ancora di testa, ma questa volta giocando d’anticipo e lanciandosi a deviare un pallone che si è infilato inesorabilmente sul palo lontano, aprendo le danze a sei minuti dall’inizio del match.
Al rientro dalla pausa per le nazionali, Krstovic ha offerto conferme sul biglietto da visita con cui si è presentato in Italia. E dopo soli tre minuti ha realizzato con una freddezza disarmante il rigore del momentaneo vantaggio, con una sassata micidiale che ha spiazzato l’estremo difensore avversario e si è stampata all’incrocio dei pali. Freddezza che ha dimostrato anche nella partita di venerdì contro il Sassuolo, raccogliendo la sponda aerea di Baschirotto sugli sviluppi di un calcio d’angolo: stop perfetto in mischia e conclusione ravvicinata che non ha lasciato scampo a Consigli.
Ma anche nelle partite in cui non ha timbrato il cartellino, il centravanti montenegrino ha lottato come un leone in attacco. Eccezion fatta per la partita contro la Juventus, in cui il Lecce non è arrivato al tiro ma in cui comunque Krstovic ha provato a lottare strenuamente con la difesa bianconera, nella vittoria contro il Genoa firmata Oudin ha collezionato un gran numero di palle gol e nel pesante ko contro il Napoli è riuscito a impensierire Meret.
Un attaccante completo, insomma, che fa del gol il suo marchio di fabbrica. Segna in ogni modo, di testa, di piede e dal dischetto, di sinistro e di destro. E poi lotta e mette sul rettangolo verde una “garra” impressionante. Krstovic ha fame di gol e il Lecce si gode il suo nuovo gioiello.