Trecentosessantacinque giorni di sofferenza ripagati con una salvezza al fotofinish che ha reso, se possibile, ancora più bello il 2023 del Lecce. La squadra salentina del presidente Saverio Sticchi Damiani ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per ottenere la permanenza in serie A. Un’annata che si era aperta con la vittoria per 2-1 sulla Lazio di Sarri al “Via del Mare”, poi i pareggi contro Spezia e Milan prima delle sconfitte contro Verona e Salernitana. Ma in un campionato anomalo per la sosta legata alla Coppa del Mondo, i giallorossi hanno sempre lavorato con abnegazione e spirito di sacrificio, anche quando i risultati sembravano non arrivare.
Il successo sulla Cremonese per 2-1 e il pareggio con la Roma hanno preceduto la splendida vittoria di Bergamo (2-1) marchiata dalle reti di Ceesay e Blin. Poi una serie di sei sconfitte consecutive ha rischiato di mettere in pericolo gli sforzi compiuti dai ragazzi di Marco Baroni: gli stop con Sassuolo, Inter, Torino, Fiorentina, Empoli e Napoli hanno permesso alle dirette concorrenti di rosicchiare qualche altro punticino ai salentini. Ma il pareggio nello scontro diretto contro la Sampdoria (1-1) e la vittoria per 1-0 sull’Udinese hanno permesso a Baschirotto e compagni di prendere fiato e distanze sugli avversari. Altri due punti rosicchiati con Lazio e Spezia prima del successo, fondamentale, di Monza. Il rigore di Colombo, all’undicesimo minuto di recupero e alla penultima giornata di campionato, hanno permesso a tutta la Lecce sportiva di festeggiare, con un turno di anticipo, la matematica salvezza. Così come si era aperto il 2023, è iniziata anche la nuova stagione agonistica del Lecce di Roberto D’Aversa: l’ex Parma è stato incaricato, in estate, di guidare i salentini nel campionato 2023/24.
E dunque si riparte dal successo sulla Lazio per 2-1 con una clamorosa rimonta guidata da Almqvist e Di Francesco che ribaltano il gol di Immobile. Poi il pareggio a Firenze per 2-2 contro i viola prima dell’affermazione per 2-0 sulla Salernitana, il buon punto conquistato a Monza contro i brianzoli di Palladino (1-1), ma soprattutto la vittoria nello scontro diretto col Genoa per 1-0. Le sconfitte contro Juventus (1-0) e Napoli (0-4) erano in parte prevedibili sul ruolino di marcia ma è ancora più importante la risposta che i giallorossi hanno offerto nelle sfide contro Sassuolo e Udinese, dove hanno guadagnato due punti pesanti. I ko immeritati contro Torino e Roma hanno preceduto il rocambolesco pareggio per 2-2 al “Via del Mare” contro il Milan, dove soltanto il Var ha interrotto la rimonta orchestrata da Piccoli. Una serie di pareggi con Verona, Bologna ed Empoli hanno lasciato un pizzico di amarezza in bocca ai supporters salentini, che avrebbero sperato di ottenere qualcosa in più, specie contro scaligeri ed emiliani.
Ma il successo col Frosinone per 2-1, davanti al proprio pubblico, ha dato nuova linfa alla tifoseria giallorossa che non ha mai fatto mancare l’incitamento alla squadra. L’anno si è chiuso, poi, con le sconfitte contro Inter (2-0) e Atalanta (1-0), ma i salentini sono ben consapevoli della propria forza e delle capacità. Nel 2024, adesso, la squadra di D’Aversa dovrà replicare e, se possibile, migliorare quanto fatto nell’anno appena conclusosi affinché in Salento si possa continuare a godere della massima serie. Poi, qualora i giallorossi dovessero riuscire ad inanellare una serie di risultati utili, sognare non costerebbe nulla, ma al campo e al nuovo anno il compito di decretare l’ardua sentenza.