Lecce, Baroni affila il tridente: «Più cattiveria davanti alla porta»

«È una squadra in salute, che ha compattezza, che ha molta dinamicità. Ha un sua identità: se l’è costruita l’anno scorso, nella seconda parte di campionato, e quest’anno l’ha confermata, anche rinforzandosi». Il ritratto è quello della Salernitana, compiuto dall’allenatore del Lecce, Marco baroni, ieri pomeriggio in conferenza stampa allo stadio “Via del Mare”.

Campani e salentini si scontreranno oggi alle 20.45 per la settima giornata di serie A. In uno stadio che, ha sottolineato il tecnico fiorentino, «solitamente è molto caloroso». Baroni non ci sarà, perché squalificato. Il Lecce ha presentato ricorso contro il provvedimento che punisce il tecnico fiorentino per aver proferito espressione blasfema subito dopo la partita col Monza. Il mister era entrato in campo dopo il triplice fischio del signor Pairetto: «Mi sono semplicemente avvicinato all’arbitro, ho chiesto spiegazioni e lui mi ha detto: “Andiamo nello spogliatoio” e me le ha date».

Baroni ha fatto notare che su comportamenti altrui ben più gravi siano state usate altre misure. E che il Lecce è stato, anche durante la scorsa stagione, esempio di lealtà sportiva. Ma ora l’urgenza è la conquista di punti sul campo della Salernitana. L’ala destra Strefezza è convocata. Se n’era avvertita la mancanza. «Il ragazzo è rientrato, è disponibile. Ha fatto un allenamento e mezzo» ha riferito l’allenatore del Lecce. Il quale però deciderà questa mattina se fa giocare il brasiliano dal primo minuto. Molto più probabile appare l’impiego di Gonzalez dall’inizio dell’incontro. Contro il Monza, domenica scorsa, ha giocato solo il secondo tempo. «Per le partite così ravvicinate – ha spiegato, Baroni, ai giornalisti – non aveva fatto una settimana completa di lavoro».

Dunque allo spagnolo, giovanissimo, era stato concesso un po’ di riposo. Poi il ventenne è salito in cattedra. In mediana è probabile la conferma di Bistrovic, che però sta incontrando qualche difficoltà nell’imporsi. «Gli si chiede un’attitudine in campo alla quale lui non era molto abituato – ha fatto notare, l’allenatore giallorosso. Io voglio un centrocampo dinamico, che sia pronto e preparato nelle due fasi (l’offensiva e la difensiva; ndr)». Non scenderà in campo, invece, il francese Umtiti, ancora non pronto. «Sta sempre meglio dal punto di vista della condizione – ha informato, il mister dei giallorossi -. È chiaro che non era abituato ai carichi di lavoro che stiamo facendo, anche perché veniva da un lungo periodo di stop».

Pronto dovrà però finalmente essere il gol, finora il tasto dolente della truppa salentina. «È una cosa che non deve diventare un assillo» ha avvertito l’allenatore, che ha quindi tranquillizzato: «Sono convinto che poi le soluzioni vengano». Solo quattro reti segnate in sei partite: «Noi abbiamo avuto tanti ingressi in area, tante situazioni, dove sono mancati un pochettino la precisione, la rifinitura, la lucidità, un pochino più di cattiveria. E questa la dobbiamo trovare assolutamente, ma la alleniamo, la ricerchiamo». La Salernitana è avvertita.

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