Senza complessi di inferiorità il Lecce allo stadio “Olimpico” questa sera. Come contro Inter e Napoli. Garantisce Marco Baroni, l’allenatore dei salentini. Il quale ieri in conferenza stampa al “Via del Mare” ha così descritto la Roma, l’odierno avversario: «Squadra forte, fortissima, che ha grande struttura, ha qualità. È una squadra forse ferita».
E ancora: «Ha una fisicità pazzesca, basta vedere le soluzioni che ha da palla inattiva: quello è sicuramente una differenza ancora in più. Ma non dobbiamo temere questo».
Compagine capitolina reduce dalla sconfitta in Europa league e proiettata, dopo la sfida con Lecce, alla partita di ritorno col Real Betis sulla scena continentale. Ha speso forze, giovedì scorso, ma Baroni non si illude: «Conoscendo Mourinho, che vuol vincere anche se gioca a Tombola, è chiaro che noi troveremo una squadra accesa».
Il Lecce affronterà l’impegno con coraggio e non con spirito rinunciatario. Baroni lo ha assicurato. Vuole non solo convinzione ed entusiasmo, ma anche fiducia nei propri mezzi, perché «contro questi campioni, se vai accucciato ti sdraiano: ci devi andare in piedi, a testa alta e andare forte, perché è l’unica cosa che li può mettere in difficoltà».
Ma cosa accadrà se, come ha fatto domenica scorsa la Cremonese, saranno bloccate le ali Banda e Strefezza e il mediano Hjulmand, fulcro del gioco dei pugliesi? «I pochi tiri in porta – Baroni ha spiegato – sono dovuti al fatto che abbiamo spesso sbagliato la rifinitura, abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio».
Invece l’ingabbiamento di Hjulmand da parte degli avversari «non è vincolante». Dunque l’allenatore del Lecce chiede ai suoi ragazzi compattezza e il rispetto delle distanze fra i reparti.
Umtiti, il francese campione del mondo ingaggiato a suon di fanfara, esordirà?
Baroni aveva annunciato per la trasferta romana la “prima” in giallorosso del difensore centrale. «Sta bene. In questo momento io ho più titolari e farò delle scelte. È chiaro che per il tipo di partita, per la voglia che ha in questo momento Samuel di dimostrare, potrebbe essere l’appuntamento giusto».