Strefezza infortunato, questa sera il Lecce affiderà gli assalti dalle fasce a Di Francesco e a Banda. Mister Baroni, ieri mattina, durante la rituale conferenza stampa prepartita allo stadio “Via del Mare”, non l’ha annunciato, ma ha escluso un impiego dell’ala destra Oudin per più di uno spezzone dell’odierna sfida, in casa del Torino.
«È un ragazzo che non ha svolto un lavoro di preparazione importante» ha sottolineato l’allenatore dei salentini. Il francese infatti ha cominciato ad allenarsi giovedì con i giallorossi. Ergo non è pronto per una partita che il tecnico fiorentino vuole impostare, oltre che sulla consueta attenzione, sull’aggressività. Contro «una delle squadre che fanno della fisicità e dell’aggressività sicuramente la loro forza, oltre all’organizzazione».
Pane per i denti del difensore Baschirotto, un elemento che non pare in discussione per il confronto coi granata. Blin in mediana per arginare Vlasic e Radonjic, che giocheranno a supporto della punta Sanabria? «Il loro modo di giocare può variare chiaramente dal 3-4-2-1 al 3-4-1-2, non sempre sono nelle stesse posizioni – ha analizzato, Baroni -, li abbiamo visti. Però diventa molto importante quello che facciamo noi».
Ancora una volta, dunque, lo sguardo dell’allenatore giallorosso è rivolto più alla sua squadra che agli avversari. E lo si capisce anche quando il mister spiega perché la partita allo stadio “Olimpico Grande Torino” sarà bella: «Veniamo da un risultato positivo e dobbiamo assolutamente portarci dietro solo la convinzione che ti dà il risultato, ma per il resto dobbiamo metterlo velocemente alle spalle. Ho cercato di far capire alla squadra che in questo campionato non c’è tempo per guardare a quello che hai fatto».
Il Lecce viaggia sull’entusiasmo del pareggio ottenuto mercoledì scorso sul campo del Napoli. «Gli ultimi dieci, quindici minuti – ha riferito, il tecnico fiorentino – mi hanno dato il senso di una squadra che comunque era centrata, era volitiva, anche se stremata». Baroni però non si è sbottonato sulla formazione che proverà a compiere uno sgambetto ai granata, ma ha spiegato: «Non è che qui chi va in campo, se fa bene gioca, se fa male non gioca : no, anzi, se fa male rigioca, perché dobbiamo portarlo a far bene». Certo è che Dermaku e Cetin saranno indisponibili ancora, ma per pochi giorni. E che il mister del Lecce, per quinta giornata della serie A, sceglierà i suoi uomini adottando il solito criterio: «Dobbiamo mettere in campo giocatori che vanno forte».