Il futuro per la Foggia sportiva è molto incerto dopo le dimissioni inaspettate e irrevocabili del presidente Nicola Canonico, soprattutto dal momento in cui ha rimesso il titolo nelle mani della sindaca foggiana, Maria Aida Episcopo. Intanto ieri uno dei gruppi organizzati del tifo foggiano, la Curva Sud, ha lanciato un appello, attraverso un comunicato, rivolto anche agli imprenditori locali. Di seguito pubblichiamo il testo.
“Cosa siete disposti a fare per il Foggia? La tifoseria può sopportare che dopo aver sfiorato la qualificazione europea nella stagione di serie A 1993-94 si ritorna mestamente in C2 e da allora, fatta eccezione per la promozione e di due anni successivi di serie B (2017-18 e 2018-19), si è rimasti impelagati sempre in Lega Pro, categoria che di per sé ci va stretta, ma questa è la nostra storia sportiva degli ultimi 30 anni circa e ora ci volete proporre la serie D, categoria che non ci appartiene affatto e per questo non avrete mai il nostro assenso!
Siamo tifosi non vogliamo parlare di debiti o di altro, non sono discorsi che ci competono e non condividiamo molte delle regole del mondo del calcio, ma non siamo degli stolti che non sanno. Parlateci quindi eventualmente dei debiti reali in bilancio, precisando che nel “Pianeta Calcio” la debitoria è un qualcosa di “autorizzato e voluto” da Tutte le componenti; le norme vigenti consentono di prorogare o dilazionare alcuni versamenti. Altre scadenze restano improrogabili e se non fossero state rispettate avrebbero comportato punti di penalizzazione ed il Foggia non ha subito alcune penalità.
Tutti sanno che il 90% delle società professionistiche hanno bilanci in negativo molto più importanti del nostro. Spiegateci anche chi può dare certezza che ripartendo dai Dilettanti si possa tornare tra i professionisti dopo un anno? Perché se non si dovesse tornare in Lega Pro dopo un anno, oltre al fallimento di un obiettivo sportivo, si andrebbe a spendere molto più denaro che nel ripartire immediatamente dalla Lega Pro“, prosegue la nota.
“Spiegateci perché in serie D ci sono o ci sono state tante società che, dopo un fallimento sportivo e/o economico, hanno impiegato tanti anni per risalire oppure, peggio, sono ancora costrette a giocare nei Dilettanti: Varese, Treviso, Cavese, Andria, Ravenna, Taranto, Trapani, Reggina, Livorno, Carpi, Siena, Piacenza, Sambenedettese, ecc…
Vogliamo credere, chiedendo collaborazione e sostegno a Tutti, che ci sia qualcuno intenzionato a ripartire dalla Lega Pro. Qualcuno che ci parli di affetto per questa squadra e per questa città, che per i sacrifici da sostenere possa concordare con il Comune comprensione e disponibilità per i costi dell’impianto, che possa chiedere alle associazioni di categoria di questa città, maggior vicinanza di “numeri e contributi” in termini di sponsorizzazione, che possa chiedere alla tifoseria di sostenere la società con una campagna abbonamenti importante, che si possa sostenere anche attraverso un merchandising di valore.
In buona sostanza, vogliamo sentir parlare di passione per i nostri colori, di volontà di non far fallire il Calcio Foggia e di dare a questa piazza e a questa tifoseria la possibilità di esprimere Tutto il suo enorme calore ed amore per questa maglia nel calcio che conta. Qualsiasi iniziativa o impegno spesi a sostegno della società e del calcio professionistico per la nostra città avranno sempre ed in maniera incondizionata il nostro massimo sostegno e consenso… Non meritiamo invece, né accetteremo mai la morte del Calcio Foggia e quindi il ripartire dai dilettanti. Oggi [ieri, ndr] 12 Maggio, il nostro amatissimo Foggia compie 104 anni di storia, non possono essere buttati per sporchi interessi“.