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Lancio di fumogeni e petardi: gara a porte chiuse per il Foggia. Il giudice sportivo: «Si indaghi sull’incendio»

Gara a porte chiuse per il Foggia. Questa la decisione del giudice sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, in merito a quanto accaduto nel match in casa del Taranto, valido per la prima giornata del campionato di Serie C. Il giudice «riservato ogni provvedimento in ordine ai comportamenti eventualmente tenuti dai tifosi, ulteriori rispetto a…

Gara a porte chiuse per il Foggia. Questa la decisione del giudice sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, in merito a quanto accaduto nel match in casa del Taranto, valido per la prima giornata del campionato di Serie C.

Il giudice «riservato ogni provvedimento in ordine ai comportamenti eventualmente tenuti dai tifosi, ulteriori rispetto a quelli già oggetto di valutazione, chiede alla Procura Federale» ulteriori accertamenti in particolare sui «fattori eziologici che hanno determinato l’incendio che si è sviluppato in prossimità del settore Curva Sud occupata dai tifosi ospitati e che, propagandosi, ha determinato gravi danni all’impianto». Chiede, inoltre, che la Procura «accerti, in particolare, se l’incendio sia stato provocato da comportamenti dolosi e/o colposi dei tifosi presenti all’interno dell’impianto, specificandone la società di appartenenza» e che «indichi il Settore all’interno del quale normalmente i tifosi ospitati assistono alle gare casalinghe della società di appartenenza, ove a carico degli stessi emergano elementi di responsabilità in ordine alla provocazione dell’incendio in questione».

Ma in attesa degli accertamenti disposti, il giudice Palazzi ha comunque inflitto la sanzione della chiusura dello stadio a carico del Foggia. Un provvedimento dovuto a quanto riportato nel «referto del direttore di gara, dal suo supplemento di referto, dalle relazioni redatte dai componenti della Procura Federale e dal Commissario di Campo», che hanno permesso di verificare il comportamento dei tifosi del Foggia «ubicati nel Settore Curva Sud» dello stadio di Taranto, con ripetuti lanci di fumogeni, petardi «in particolare, fra il 16° e il 17° minuto del secondo tempo, lanciavano sul terreno di gioco sei bengala e tre petardi, così provocando la sospensione della gara per circa un minuto; durante tale frangente lanciavano un altro petardo che, deflagrando, provocava, una escoriazione sul braccio destro a un vigile del fuoco». Inoltre, riguardo all’incendio, il giudice sottolinea che «al termine della gara, durante il deflusso dei sostenitori del Foggia, nelle adiacenze del Settore dagli stessi occupato, è scoppiato un incendio che si è propagato provocando gravi danni all’impianto dove si è disputata la gara».

Per il giudice «da quanto sopra esposto risulta, in modo evidente, la gravità delle condotte poste in essere dai tifosi del Foggia, in occasione e durante la gara in oggetto». Il giudice sottolinea che «la sanzione della disputa di una gara casalinga del Foggia a porte chiuse sia scontata con decorrenza dalla seconda giornata di Campionato successiva alla data di pubblicazione della presente decisione».

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