L’abbraccio della piccola tifosa del Bari con Di Cesare: la favola grazie a L’Edicola – VIDEO

C’è una storia nella storia nei playout giocati e vinti dal Bari. Questa non è solo cronaca sportiva, ma una favola di cui, noi de “L’Edicola”, abbiamo contribuito a scrivere un pezzetto. Protagonisti sono una piccola tifosa barese di 11 anni e “il Capitano” Valerio Di Cesare, chiamato ad affrontare una sfida decisiva per la salvezza del Bari.

Ma procediamo con ordine: è il 16 maggio. La partita di andata dei playout, Bari-Ternana, è appena terminata 1-1, lasciando la squadra e la città a rischio di retrocessione in Serie C. Lo scrivente sta intervistando i tifosi delusi all’esterno del San Nicola. Tra la folla c’è una bimba che piange sconsolata abbracciata al nonno. Mi avvicino e con il permesso del padre, Marco Monno, imprenditore e tifosissimo dei galletti, la intervisto. Maria Antonietta, supporter biancorossa di 11 anni, non si stacca per un attimo dall’abbraccio protettivo del nonno. Parla alla telecamera con la fragilità, la sincerità e la potenza devastante dello sguardo di una bambina in lacrime ed esprime lo stato d’animo di una intera città. Rivolge un appello ai giocatori «cercate di vincere» la partita di ritorno «perché noi in C non ci vogliamo andare e i tifosi ci sono sempre stati per la squadra». Ma l’appello più accorato lo rivolge a lui, al “suo” eroe, Valerio Di Cesare: «Voglio chiedergli di mettercela tutta visto che sarà la sua ultima partita». Il video dell’intervista viene caricato sui social de “L’Edicola del Sud” e diventa virale, arrivano oltre 5.000 commenti di sostegno da tutta Italia, anche da tifoserie storicamente rivali come Lecce, Foggia, Genova, Napoli. Le rivalità del mondo adulto si dissolvono in un coro unanime di incoraggiamento per la piccola tifosa.

Il video totalizza complessivamente oltre 250.000 visualizzazioni ma tra questi visualizzatori ce n’è uno speciale: proprio lui, Valerio Di Cesare. Sono le 0:06 del 18 maggio e in redazione riceviamo un messaggio sul profilo Instagram de “L’Edicola”. A scriverci è il “Capitano” in persona: “Non so se ce la faremo, ma se dovessimo riuscirci trovatemi per favore questa bambina”. La nostra risposta è immediata: “Va bene Capitano!”.

Il resto è storia. Il 23 maggio, il Bari gioca a Terni la sua migliore partita della stagione, vincendo 3-0 e salvandosi. Il gol che riapre le speranze è segnato proprio dal trascinatore dei biancorossi, con una spettacolare semirovesciata. Dopo la partita la “palla” è passata a noi. L’obiettivo era ritrovare una anonima bambina in lacrime per comunicarle che il suo eroe, dopo aver lottato per realizzare il suo desiderio, la voleva incontrare. Grazie al supporto di papà Marco e allo staff comunicazione della SSC Bari, riusciamo nell’impresa.

È il 29 maggio, Maria Antonietta attende emozionata sull’erba del campo dello stadio San Nicola. Quale migliore location per la conclusione di una favola. Da un ingresso sotto la Curva Nord spunta Di Cesare, cammina verso di lei con una maglia biancorossa tra le mani. «Adesso mi devi promettere che non piangerai più però. È molto meglio quando sorridi», le dice, mentre le autografa la maglietta. Maria Antonietta, non trova le parole: si toglie il suo braccialetto preferito, quello bianco e rosso, glielo dona e lo stringe in un forte abbraccio. Ora non piange più. Come la città di Bari è tornata a sorridere grazie al suo Capitano, eroe dentro e fuori dal campo, che ha scritto una pagina indimenticabile di storia calcistica e non solo. La dimostrazione che con cuore, coraggio e volontà, si vince sempre. A prescindere dal risultato. Una bimba di 11 anni ora lo ha imparato e siamo certi che non lo dimenticherà più.

Il video in questo articolo è tratto dai canali social dell’Ssc Bari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version