Il Taranto “stregato” dal Benevento: prima sconfitta stagionale per gli uomini di Capuano

Benevento si conferma terra stregata per il Taranto, che subisce la prima sconfitta stagionale su un campo che non l’ha mai visto vincere. Accanto ai lampanti meriti dei sanniti, in pieno controllo della gara per buoni 70 minuti, trovano posto i demeriti degli ionici, che soprattutto nel primo tempo denunciano evidenti difficoltà nelle fasi di possesso, non-possesso e palleggio.

Scottato dal cattivo approccio di Picerno, Capuano ritorna al 3-5-2 e, considerata la squalifica di Cianci, rivoluziona anche la coppia di attacco formata da Kanoute e Semele. Più intraprende la squadra di casa, che al 3° minuto si fa pericolosamente viva nell’area tarantina. Infatti sul cross da sinistra di Tello, Ferrara manca l’impatto con il pallone, ma non Karic, il cui esterno destro è ampiamente fuori misura. Il Taranto ha due problemi principali: un baricentro troppo basso e la difficoltà di tenere la sfera per più di una manciata di secondi. Capuano rischia le corde vocali per i continui inviti rivolti alla squadra per non farsi schiacciare.

Al quarto d’ora il primo squillo rossoblù a firma di Kanoute, tra i più dinamici, che da posizione defilata effettua un tiro-cross respinto da Paleari. Il primo gol giallorosso arriva al 24esimo, da angolo: la palla schizza verso Ferrante che vince il contrasto con il tenero Enrici e batte Vannucchi da due passi. Sul raddoppio del 45esimo, i giallorossi devono ringraziare una colossale ingenuità. Il sinistro di Pinato dai venti metri chiama Vannucchi alla respinta, la palla sta per terminare oltre il fondo, almeno così pensa Ferrara che si fa aggirare alle spalle da Karic lesto a battere Vannucchi.

Al rientro dagli spogliatoi Capuano cambia quattro uomini e l’assetto, perché il Taranto si presenta con il 3-4-3 con il tridente Kanoute-Fabbro-Bifulco. Il Benevento resta pericoloso prima con Talia (10°) poi, con Ferrante (12°). Gli ionici mettono in campo maggiore generosità e, approfittando della stanchezza che colpisce i sanniti, trovano maggiori spazi e anche il gol che accende le speranza. Alla mezz’ora Mastromonaco guadagna una punizione non lontano dalla bandierina. Orlando, subentrato a Kanoute al 22°, pennella con il mancino nel cuore dell’area piccola, Fabbro gira di testa verso Paleari, sulla traiettoria c’è Antonini la cui deviazione aerea è vincente.

Cambia la partita, ma il Taranto rischia al 32° sull’incursione di Karic, sulla cui botta a colpo sicuro si immola Heinz. La palla del pareggio è sui piedi di Orlando. Al 43° l’esterno avanza indisturbato per vie centrali e, poco prima di entrare in area, vede Paleari appena fuori dai pali: il posizionamento è perfetto per un pallonetto che però supera di una decina di centimetri la traversa.

IL TABELLINO

BENEVENTO-TARANTO 2-1

BENEVENTO (3-4-2-1): Paleari; Berra, Capellini, Pastina; Karic (39’ st El Kaouakibi), Talia, Pinato (21’ st Simonetti), Benedetti; Tello, Bolsius (14’ st Carfora), Ferrante (39’ st Marotta). A disp.: Manfredini, Nunziante, Masciangelo, Rillo, Terranova, Viscardi, Alfieri, Kubica, Ciano, Ciciretti, Sorrentino. All.: Andreoletti

TARANTO (3-5-2): Vannucchi; Heinz, Antonini, Enrici; Mastromonaco, Romano (1’ st Romano), Zonta (1’ st Fabbro), Calvano, Ferrara (1’ st Panico); Samele (1’ st Bifulco), Kanoute (22’ st Orlando). A disp.: Loliva, De Santis, Di Serio, Hysaj, Riggio, Bonetti, Kondaj, Papaserio, Capone. All.: Capuano

MARCATORI: 24’ pt Ferrante (B), 45’ pt Karic (B), 30’ st Antonini (T)

AMMONIZIONI: Berra, El Kaouakibi (B), Enrici, Romano, Fabbro (T)

ARBITRO: Andrea Ancora di Roma 1

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