«Steven? Ha una predisposizione per tutti i movimenti della ginnastica e una incredibile voglia di arrivare. Gli auguro di entrare nella rosa della Nazionale». Loriana Ferrara conosce e allena Steven Matteo, 20enne barese campione di ginnastica, da cinque anni e non ha dubbi su cosa dire di lui. E oltre alle parole c’è il curriculum, tra cui spicca, nel 2023, l’oro nel concorso generale nazionale, l’argento al campionato nazionale al volteggio, dove invece ha preso l’oro due anni fa. E, sempre nel 2022, contiamo l’oro alla “coppa campioni” al corpo libero e l’argento al campionato nazionale a parallele. Attualmente è un atleta tesserato per la “Pgf” in serie A1, massima categoria di ginnastica.
Steven, come è nata la passione per la ginnastica artistica e perchè sei dovuto andare via da Bari?
«Da bambino praticavo judo e il mio maestro mi ha consigliato di fare una prova di ginnastica artistica, forse aveva visto qualche qualità in me di cui io non ne ero consapevole. Da lì ho iniziato a praticare ginnastica artistica, appassionandomi ogni giorno di più. Ho gareggiato sin da subito nelle competizioni agonistiche, partendo dalle gare provinciali fino ad arrivare alle gare nazionali e internazionali, indossando con grande emozione anche la divisa dell’Italia. A 14 anni, venuto meno il rapporto di collaborazione tra la società di ginnastica e l’allenatore, ho manifestato ai miei genitori la volontà e il desiderio di continuare questo sport. Anche se non è stata una scelta molto facile, quella di lasciare la famiglia, la scuola e gli amici, mi sono trasferito a Ferrara».
A chi ti ispiri quando ti alleni e gareggi?
«Il mio grande idolo di quando ero bambino era Khoei Uchimura, grande ginnastica olimpionico giapponese. Adesso al momento mi piace moltissimo Hashimoto, anche lui ginnasta olimpico e giapponese. Ma tra i miei ricordi ho una foto scattata tanti anni fa a Bari in cui io bambino ero in braccio a Igor Cassina, medaglia olimpica alla sbarra».
Come funziona un allenamento di ginnastica artistica e riesci a conciliarlo con lo studio?
«Faccio allenamento sia la mattina che il pomeriggio, per un totale di circa sei ore al giorno. Si inizia con il riscaldamento e vari esercizi per la mobilità articolare e poi si iniziano i vari singoli attrezzi della ginnastica, studiando e provando nuovi esercizi per ogni specialità, che sono corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele simmetriche e sbarra. Io li pratico tutti e sei. Al momento frequento l’università e sono in regola con gli esami».
Nella tua disciplina, in cosa credi di eccellere e in cosa invece credi di dover migliorare?
«Io pratico tutti e sei gli attrezzi e ogni sua specialità richiede tanto impegno e sacrifici perché si devono provare elementi sempre nuovi e cercare di farli al meglio possibile in modo da essere competitivo. Tra i vari attrezzi io sento di dare il meglio al corpo libero, cavallo con maniglie e volteggio, gareggiando però nella categoria all around (tutti e sei gli attrezzi), per essere competitivo, devo allenarmi molto anche sulle altre».
È vero che andrai alle Olimpiadi a Parigi?
«Non farò le Olimpiadi, il mio percorso è ancora lungo e spero un giorno di partecipare».