Il solito Lecce poco cinico, crea tanto ma non chiude: ora servono punti pesanti per la salvezza

Nuova partita, ma solito Lecce. È quello che emerge analizzando ai raggi X la partita in casa del Genoa, che ha visto la squadra di mister D’Aversa cadere per 2-1, ribaltata dalle reti di Retegui ed Ekuban dopo l’iniziale vantaggio di Krstovic. Il Lecce, come già accaduto in altre partite, leggasi quella contro la Lazio (come sottolineato anche dall’allenatore nel post-partita), fa e disfa, crea ma non chiude la contesa, prestando il fianco a un’altra rimonta e tornando in Salento ancora a mani vuote.

E il Lecce della prima parte di gara sembrava avere in pugno la partita, dominando il Genoa per tutta la frazione. Una squadra che ha rischiato solo sul colpo di testa di Bani, troppo solo a centro area ma impreciso. Per il resto, diverse le opportunità collezionate, a cominciare dal rigore sbagliato da Krstovic, ma anche con le occasione capitate sui piedi di Almqvist, murato, e di Kaba, a centimetri dal raddoppio. E anche nella ripresa una nuova chance per Sansone, ipnotizzato da Martinez. Poi il calo e il “black-out” di quei cinque minuti in cui i padroni di casa, che già avevano centrato un palo a inizio ripresa con Malinovsky, hanno cambiato volto al match, ribaltando il risultato.

Un ko da cui il Lecce deve risollevarsi in fretta, perché venerdì arriva già la Fiorentina e adesso più che mai è necessario andare a caccia di punti in qualunque partita, dal momento che la classifica vede il club giallorosso con sole tre lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione. Proprio in virtù di questa sfida ravvicinata e cruciale, in cui il Lecce sarà anche privo di Ramadani, che verrà fermato per un turno dal giudice sportivo per somma di ammonizioni, il gruppo si è già ritrovato ieri mattina sul terreno di gioco dell’“Acaya Golf Resort & Spa”, lavorando con lo staff di mister D’Aversa, che invece era assente per partecipare a un incontro a Coverciano con gli allenatori di Serie A, B e C. Lavoro di scarico per chi è sceso in campo, regolare per tutti gli altri.

E se allenatore e staff pensano alla Fiorentina, la dirigenza continua a lavorare senza sosta per chiudere il cerchio delle situazioni di mercato, a poche ore dal gong programmato per le 20 del primo febbraio. Ieri è stata la giornata dell’addio di capitan Strefezza, già consumatosi nelle giornate precedenti. La nota della società ha ufficializzato la cessione dell’esterno offensivo italo-brasiliano al Como in prestito con obbligo di riscatto.

Ma non solo uscite, perché il responsabile dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, e il direttore sportivo, Stefano Trinchera, sono pronti a rafforzare la rosa. Il reparto puntellato sarà quello difensivo, perché sembra vicina alla svolta la trattativa con gli scozzesi del Celtic per il centrale svedese Lagerbielke, che sarebbe in procinto di trasferirsi al Lecce in prestito con diritto di riscatto. Un innesto che va a rafforzare un pacchetto arretrato che conta sugli stakanovisti Baschirotto e Pongracic e su Touba rientrato dalla Coppa d’Africa, oltre che sul jolly Blin. Tra campo e mercato, il Lecce si prepara allo sprint salvezza.

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