Il Lecce da Dorgu a Berisha. Il futuro è già qui: l’albanese offre garanzie, il danese vola

Il Lecce di Luca Gotti, oltre ad aver impressionato tutti e dato una svolta al campionato, ha messo già le mani sul futuro. Da un Primavera che trova consacrazione nella prima squadra si parla già di un altro pronto a fare lo stesso percorso. Neanche il tempo di gustarci le performance del danese Dorgu, infatti, che Berisha sembra pronto.

L’albanese, a cui Gotti ha concesso 25 minuti nel match contro il Sassuolo, si è distinto per giocate eccellenti e personalità. Si è fatto notare in mezzo al campo, candidandosi seriamente a vice-Ramadani o Blin. E se dal primo minuto gli è stato preferito Rafia, anche per lui una buona prova, è stato solo per un fattore d’esperienza.

In una gara delicata come quella di domenica con i neroverdi Gotti non se l’è sentita di affidarsi a un giovanissimo esordiente dal primo minuto. Quello che, però, ha dimostrato in campo dà chiara luce sulle sue prospettive e sul fatto che, come per Dorgu, sarà una pedina del futuro del Lecce. Sul terzino sinistro, fatto giocare esterno da Gotti, ci sarebbe l’interessamento di alcuni club di serie A (si parla di Milan e Juventus) e alcuni della Premier League.

Un mercato caldo, dunque, si prospetta quello di questa estate. Sarà difficile trattenere il giocatore che ormai vola verso palcoscenici importanti, come auguratogli da Gotti a fine gara, ma sarà importante non svendere, per avere un budget economico utile per poter rimodulare la squadra. Non sarà l’unico gioiellino ad andare via, molto probabilmente.

Dalla gara col Sassuolo non solo Rafia e Berisha, comunque. Sono arrivate altre conferme. Innanzitutto il fatto che le due coppie non devono scoppiarsi: stiamo parlando di quella formata da Krstovic e Piccoli e quella formata da Dorgu e Gallo. Con D’Aversa, erano inevitabilmente l’uno il sostituto naturale dell’altro.

Con Gotti, invece, i due attaccanti coesistono e si fanno vedere in zona d’attacco, così come i due terzini, e anche loro producono effetti per il gioco del Lecce: infatti il secondo gol è arrivato da un assist dell’ex palermitano per il giovane danese. Un altro fattore positivo arrivato dallo scontro diretto è l’ennesima partita terminata con la rete del Lecce invariata. Se si esclude le tre reti prese dal Milan, Falcone, nei cinque match con Gotti, è rimasto imbattuto.

Un risultato di tutto prestigio per il portiere ma anche per l’allenatore. Merito, ovviamente, accanto al famoso centrocampo a 2, anche del settore arretrato della coppia collaudata Pongracic e Baschirotto, con il croato che è stato in grado di sostituire degnamente un gigante della scorsa stagione, come Umtiti. Una coppia solida, che non ha mai demeritato quest’anno, anche contro gli attacchi forti delle big. Anche per loro, immaginiamo, ci sarà un mercato importante.

Tutti questi fattori lanciano il Lecce in classifica a quota 35, consentendogli di giocare il match contro il Monza e i due scontri diretti successivi con una certa tranquillità, che abbiamo visto essere l’arma forte di mister Gotti.

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