Il Lecce crede nel pareggio ma la Juventus s’impone di misura

I tifosi del Lecce ci avevano creduto che la strenua resistenza opposta alla Juventus avrebbe fruttato un punto. E invece no: zero a uno. E Massimiliano Allegri, la cui panchina traballa, tira un sospiro di sollievo. Dodicesima giornata di serie A, al “Via del Mare”. La squadra salentina cede il passo ai bianconeri, come vuole il codice della galanteria innanzi a una Signora. E questa prova a fare la partita. Ma presto i padroni di casa ricordano di non essere in un circolo di aristocratici e, oltre a difendersi elegantemente, sfoderano qualche contropiede che pone in difficoltà i bianconeri. Tant’è che la Signora diviene protagonista della sagra del cartellino giallo, in conseguenza di duri contrasti generosamente offerti. Il Lecce, che fatica come una bestia a centrocampo, lotta col coltello fra i denti, piacevole anche se non bello come Giorgia Rossi, la giornalista che prima dell’incontro ha svolto il consueto lavoro a bordo del campo. La squadra giallorossa si guadagna probabilmente la simpatia della moglie del portiere juventino Szczesny: la signora non dovrà lavargli i guanti. E intonsi restano quelli di Falcone quando al 27’ minuto Cuadrado scocca un diagonale che finisce sul fondo. Poco dopo, il difensore Rabiot s’improvvisa punta ed esegue da posizione centrale la stoccata dalla distanza, ma Falcone blocca agevolmente. Poi parte dal piede di Miretti il tentativo di smuovere il pallottoliere, ma la deviazione di Hjulmand impone lo status quo delle reti bianche. E al 43’ minuto Rabiot verifica se è vero quel che aveva promesso Baroni, il mister del Lecce, cioè se i giallorossi sarebbero stati più bravi del solito sui corner: il francese colpisce liberamente, Falcone devia in tuffo. Il copione non muta durante il secondo tempo, ma il menu degli ospiti è più sapido di prima.

Al 48’ minuto un colpo di testa eseguito da Gatti finisce fra le braccia di Falcone. Risponde Gendrey dopo un’estenuante serie di passaggi: tiro forte dalla distanza, ma impreciso. La Juventus comincia a premere. Passaggi in area leccese al 53’, tacco di Milik, ma Falcone esce sull’entrata assassina di Cuadrado. Il chicchirichì di Gallo è rivolto alla porta sbagliata, sicché Falcone deve metterci una pezza. Il gendarme Pongracic combina un pasticcio in due azioni decidendo di non spazzare il pallone. In avanti, Ceesay si conferma centravanti di fatica, non da gol. La Juve schiaccia i salentini. Al 64’ Milik, si ritaglia spazio per il tiro, lo esegue da una ventina di metri, Falcone respinge. Poco dopo, il brivido per i giallorossi lo crea Kean, colpendo di testa: palla sul fondo. Poi la conclusione al volo di Cuadrado: deviazione di Banda. Il gol è nell’aria. E infatti, al 73’ giro di lancetta, Fagioli pesca il jolly: il destro a girare sul palo più lontano disegna una traiettoria che accarezza il palo alla sinistra di Falcone e finisce nel sacco. Baroni gioca nel finale le carte Colombo- Di Francesco – Rodriguez. Il Lecce preme, tardivamente. All’89’ sfiora il gol: il rasoterra sicuro di Hjulmand scoccato dal limite dell’area di rigore si infrange sul palo alla destra di Szczesny. Alla fine, rabbia dei tifosi leccesi perché il signor Chiffi non consente di battere un corner. Il pubblico di casa però applaude la propria squadra.

LECCE-JUVENTUS 0-1

Lecce: Falcone, Pongracic, Baschirotto, Gonzalez (42’st Rodrigue), Gendrey, Gallo, Strefezza (37’st Di Francesco), Oudin (15’st Banda), Blin (15’st Askildsen), Hjulmand, Ceesay (37’st Colombo). A disposizione: Bleve, Dermaku, Cetin, Bistrovic, Colombo, Di Francesco, Tuia, Helgason, Listkowski, Voelkerling, Umtiti, Pezzella. Allenatore: M. Baroni

Juventus: Szczesny, Danilo, McKennie (1’st Fagioli), Cuadrado, Alex Sandro, Milik, Gatti, Kostic (27’st Iling-Junior), Miretti (17’st Kean), Rabiot, Soulè (39’st Bonucci). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Rugani, Compagnon. Allenatore: M. Allegri

Marcatori: 28’ st Fagioli

Ammoniti: 12’pt Miretti, 17’pt Cuadrado, 23’pt Milik, 29’pt Gatti, 26’st Pongracic, 33’st Iling-Junior, 46’st Di Francesco

Recupero: 1’pt – 5’st Spettatori: 25.860 di cui 19.948 abbonati

Arbitro: Daniele Chiffi della sez. di Padova

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