Manca poco alla fine della stagione 2023-2024. Per il Lecce si chiude a Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona, domenica 26 maggio alle ore 18. È stato un anno soddisfacentissimo per i colori giallorossi i cui tifosi hanno visto la seconda salvezza di fila, dopo quella arrivata dodici mesi fa sotto la guida del mister Marco Baroni. Rispetto a quel Lecce, quello di quest’anno è riuscito a fare meglio, ottenendo, al netto dell’ultima giornata, un punto in più. Questo è uno dei temi del match, quello di cercare di fare ancora meglio e allontanarsi da quota 37 che, ironia della sorte, è occupata in questo momento anche dal Verona, attuale squadra di Baroni.
Il Lecce cerca di finire al meglio una stagione da incorniciare, evitando di incorrere nella terza sconfitta consecutiva. Inoltre, i giocatori hanno la voglia di raggiungere il premio per il miglior piazzamento e per i punti fatti. Sticchi Damiani ha chiarito questo concetto: «La serie A dà dei premi in base al piazzamento, quindi arrivare 13esimi conta qualcosa, e a gennaio, parlando con i giocatori, ho pensato che sarebbe stato giusto redistribuire questi premi anche a loro».
Già questo è un grosso stimolo per fare bene. Poi si aggiungono le ultime due prestazioni, due 0-2 in casa, che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca, ma non hanno rovinato la festa dell’intero Salento che è stato capace di gioire con tre partite e due giornate di anticipo (data la non contemporaneità degli eventi): un risultato insperato a inizio stagione, dove il Lecce era ultimo sia per monte ingaggi sia per età ed esperienza dei giocatori. Un risultato che ha sovvertito i pronostici e su cui si fonda il prosieguo della storia. Da qui si inizierà a costruire la prossima stagione: il Lecce, infatti, andrà alla ricerca della terza salvezza consecutiva, per la prima volta.
In fondo alla classifica non sarà un finale di stagione così tranquillo perché, salvati Verona e Cagliari e retrocesso Sassuolo, rimangono ancora delle squadre in corsa per evitare l’ultimo posto assegnato a chi deve retrocedere: in particolare Empoli, Frosinone e Udinese. Sarà un finale di stagione caldo, dunque, reso ancora più caldo dalle ultime vicende relative al botta e risposta tra Corsi, presidente dell’Empoli e Sticchi Damiani, presidente del Lecce. Il primo si era lamentato del risultato di Lecce-Udinese, affermando che «Anche la mia domestica sapeva come sarebbe finita», il secondo dicendosi «Sorpreso da queste dichiarazioni, dati i buoni rapporti tra i club».
Sticchi Damiani ha parlato di «esternazioni gravi» che ha ritenuto di dover segnalare alla Procura Federale. Anche in virtù del fatto che fu lo stesso Sticchi Damiani, quando venne stabilito il giorno e l’orario di Lecce-Udinese, a chiamare in Federazione e chiedere lo spostamento alla domenica per la contemporaneità con gli altri match e per giocare di fronte a un buon numero di tifosi.