È il giorno di Milan-Lecce, anticipo che apre la sesta giornata. Si giocherà questa sera a San Siro alle ore 20,45. Gotti ha qualche acciaccato e una situazione psicologica da gestire dopo i due minuti finali maledetti della gara col Parma e l’uscita dalla Coppa Italia contro il Sassuolo. Ne ha parlato in sala stampa, presentando il match.
Le scelte
Il primo ostacolo che si fa incontro è come affrontare il Milan, una squadra ringalluzzita dalla vittoria nel derby. «Cercheremo di fare il solito – ha detto il mister – andare lì e dare il massimo rispetto alle nostre possibilità. Incontriamo una squadra che ha attraversato un momento di pressione e adesso probabilmente si è tolta qualche peso. Agiremo in base alle nostre caratteristiche e al modo di poter disturbare il Milan, facendogli male». La squalifica di Guilbert costringe Gotti a delle scelte particolari: «Sto pensando a una serie di scelte. Abbiamo svolto alcuni allenamenti dopo la partita di coppa, abbiamo anche un’infermeria occupata non da situazioni preoccupanti, ma da tanti piccoli acciacchi. Valuterò in queste ore chi sta meglio. Questo guardando a noi. Poi c’è il Milan, con le sue caratteristiche, come copre il campo, con i giocatori che ha, con il tipo di gioco. Mettere tutto insieme non sarà così facile. Non so se posso permettermi di guardare al Milan, già guardare a noi è impegnativo» ha detto.
«Immagino di trovare un avversario simile a quello del derby – prosegue Gotti – che segue un principio fuori dal campo: avere coraggio nella difficoltà. Fonseca ha avuto coraggio e poi soddisfazione, avendo giocatori per farlo» ha dichiarato guardando in casa rossonera. Un altro dubbio riguarda Krstovic: «Non sta male. Lo ha dimostrato in campo. Abbiamo visto cosa è successo. Ha fatto allenamenti a parte, poi rivedrò la situazione e valuterò. Mi interessa come si viene fuori mentalmente. Ci siamo parlati in maniera franca e non ho avvertito particolari problemi» ha spiegato.
Il morale
«Nel calcio c’è una grossa componente emotiva – spiega il tecnico – talvolta ci sono avvisaglie, altre volte no. Abbiamo perso due punti importantissimi che ci avrebbero dato un’altra serenità. Tutto in tre minuti, in maniera improvvisa. E allora la situazione ti fa fare determinate scelte in coppa, ma le cose non sono andate come speravi. Devi rimettere insieme tutto nel gruppo. A volte, dagli errori si possono trarre risorse, se utilizzati in maniera giusta: questo sto cercando di fare» ha detto cercando di chiarire il momento del Lecce. «In un’annata, ci sono tanti momenti di alto e basso. Tutte le squadre devono fare i conti con ciò. Dopo le prime due sembrava tutto negativo, se la partita col Parma finisce due minuti prima, tutto un altro film. Noi invece dobbiamo camminare quotidianamente con una prospettiva fino a maggio. Devo accompagnare il gruppo in una crescita costante e a essere solido nell’affrontare le varie intemperie che trova. In un gruppo c’è chi sale e chi scende. Io devo pensare a far salire il gruppo, e affrontare bene tutto quello che arriva» ha concluso.