«Non ne faccio un problema». Rispondeva così solo qualche giorno fa Michele Mignani a chi gli faceva notare la mancanza di un attaccante. Al momento il tecnico biancorosso ne ha a disposizione tre: il giovane, l’esperto e la scommessa. Walid Cheddira, Mirco Antenucci e Damir Ceter sono le uniche punte centrali della rosa. Completano il reparto Cangiano e Galano, due ali adattabili nel ruolo di seconda punta. Tanti giocatori offensivi, sì, ma ancora troppo poco per affrontare la serie B. Per questo Polito lavora sottotraccia per portare al tecnico un centravanti che possa spostare gli equilibri. Lo stesso Mignani ha ammesso che se manca ancora una punta di peso è perché le prime scelte del Bari hanno preferito altre piazze. Per il tecnico non è fondamentale avere punte troppo strutturate fisicamente, ma la sensazione è che il profilo cercato corrisponda proprio a questa descrizione. Nella gara di Coppa Italia contro il Padova in campo c’erano Cheddira e Antenucci, non due giganti. Complice una partita in discesa l’allenatore biancorosso ha provato alcune soluzioni diverse: prima Folorunsho dietro a Cheddira e a Botta, spostato qualche metro più avanti; poi Bellomo alle spalle di “Walo” e Galano.
L’unica punta fisica a disposizione di Mignani, Damir Ceter, è ancora un’incognita. Lo scorso anno ha giocato pochissimo a Cagliari, bloccato prima da un infortunio al ginocchio, poi da problemi al ginocchio: 138 giorni fuori, per un totale di 21 partite perse. Il colombiano a Salerno non c’era perché non al meglio, ma a vedere i profili sondati è probabile che Mignani per lui abbia in mente un ruolo da riserva dell’attaccante che verrà. La prima scelta resta Christian Gytkjaer, ma servirà pazienza: molto dipende dalle mosse del Monza, che sogna Icardi e tratta Petagna e Simeone. Solo l’arrivo di uno di questi tre sbloccherà la trattativa per la punta danese (9 reti in serie B nella passata stagione). L’alternativa in ogni caso è già pronta: il colosso (un metro e novantotto di altezza) della Salernitana Simy. Mignani non ha fretta, d’altronde anche lo scorso anno la rosa fu completata dopo la prima giornata, ma il tempo stringe e l’immobilismo forzato del Bari potrebbe spingere il nigeriano a prendere altre strade.